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Papa Francesco, le ultime parole prima di morire
Ieri 08-09-25, 13:46
"Quando si è anziani ci si rende conto che non manca molto alla fine, e allora diventa anche una grazia poter prepararsi alla morte, poter rileggere il proprio passato ringraziando il Signore per tutto ciò che ci ha donato". Con queste parole, pronunciate poco prima di morire, Papa Francesco aveva rivelato uno dei pensieri più intimi che ora trovano spazio nel volume postumo Il mio san Francesco. Il libro, edito da Edizioni Messaggero Padova in coedizione con la Casa Editrice Francescana di Assisi, arriverà nelle librerie il 18 settembre 2025. Il testo raccoglie il dialogo confidenziale avuto da Jorge Mario Bergoglio con il cardinale Marcello Semeraro negli ultimi mesi del 2024. Si tratta di un’opera che riflette il legame profondo del Pontefice con San Francesco, il Santo da cui prese il nome al momento della sua elezione al soglio pontificio, e che si propone come autentico testamento spirituale. Nelle pagine emergono i temi centrali del magistero di Bergoglio: la cura del creato, la fraternità universale, la ricerca della pace, ma anche riflessioni personali che spaziano dal significato della preghiera alle difficoltà della Chiesa, dalla povertà alla famiglia, fino al dolore e alla morte. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44014950]] "Il libro – precisa la casa editrice – ha ricevuto il nulla osta da Papa Francesco in persona una settimana prima della sua scomparsa (21 aprile 2025, ndr)". Centrale il suo pensiero sui poveri: "Penso che incontrare il povero sia fondamentale per ogni cristiano. È come incontrare un altro Vangelo, un Vangelo 'in carne e ossa', diverso da quello scritto nella pagina che leggiamo nella Bibbia o che ascoltiamo nelle liturgie, ma altrettanto fondamentale". Il Papa non nascondeva le difficoltà di questo incontro: "Ci sono tante forme di povertà. La più terribile e dolorosa, penso, è quella della solitudine, che ti fa sentire la vita non più come una benedizione ma come un inferno".E aggiungeva: "È difficile incontrare il povero perché ti fa sentire la sofferenza delle ingiustizie e vorremmo che non ci fossero. Oppure sentiamo la fatica di dover lasciare le nostre sicurezze, le nostre comodità. Questo è normale: sentire la fatica di incontrare il povero. Ma proprio per questo è importante superare i nostri blocchi, i sentimenti che ci porterebbero lontani dai poveri". All’uscita del volume ha voluto rendere omaggio anche Papa Leone XIV, che ha scritto al cardinale Semeraro: "Carissimo fratello, ti sono grato per avermi fatto conoscere questa pubblicazione, che permette quasi di riascoltare la voce di papa Francesco. […] Egli ha raccontato il perché della scelta del nome; in questi dialoghi fatti con te, però, egli mostra pure che quel nome di Francesco non solo lo ha assunto, ma con esso ha pure cercato di identificarsi per farne il volto della sua nuova missione". Parole di riconoscenza sono arrivate anche dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: "Oggi possiamo, in un certo qual modo, leggere questa lunga testimonianza di papa Francesco, scritta negli ultimi mesi della sua vita, quasi fosse un suo 'testamento spirituale', fatto di memorie vive e di rendimenti di grazie". Il lancio editoriale sarà accompagnato da una presentazione ufficiale, in programma mercoledì 10 settembre 2025 alle ore 18.00 nella Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43967603]]
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