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"Perché non sono stati indagati anche i giudici?". Almasri, Tarfusser inchioda le toghe: parole pesanti
31-01-2025, 16:55
Qualcosa non torna sul caso Almasri, per cui Giorgia Meloni è indagata. A rendere nota la propria perplessità è Cuno Tarfusser. Ospite di PiazzaPulita, all'ex giudice della corte penale internazionale basta una sola domanda: "Sul favoreggiamento, mi domando perché non sia successo nulla anche ai tre magistrati della corte d'appello". Per la liberazione del capo della polizia libica Osama Almasri, su cui pende un mandato di cattura per crimini contro l'umanità, sono stati indagati il premier, il ministro della Giustizia, quello dell'Interno e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Eppure, sono stati i giudici a esprimere il verdetto. Insomma, sottolinea nello studio di Corrado Formigli, "l'hanno liberato i giudici della corte d'appello. Secondo me sbagliando, perché la legge dice altro rispetto a quello che dicono loro". Se, infatti, fosse stato lui il procuratore della repubblica "una cosa certa l'avrei fatta, cioè avrei aspettato quindici giorni così intanto si fa decantare la situazione e ci si occupa di qualcos'altro". Una prassi contenuta all'interno del codice penale: "Per prima cosa la legge costituzionale dice di aspettare il quindicesimo giorno e io secondariamente avrei guardato il codice". La stessa Meloni ha messo in discussione l'indagine della Procura di Roma definendolo "un danno di immagine alla nazione". Ed è l'esempio di come "un pezzetto di magistratura" vuole "governare", ma "allora si candidino: non si può fare che loro governano e io vado alle elezioni".
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