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Politica
Pier Silvio Berlusconi traccia la rotta di Forza Italia
Oggi 12-12-25, 12:39
Cose che accadono poco prima di Natale: 1) Gesù Bambino e Babbo Natale si organizzano per distribuire i regali. 2) La produzione di insalata russa, tartine untissime e altre porcherie assortite aumenta a dismisura. 3) Si moltiplicano le agghiaccianti “bicchierate” per far finta di volersi bene. 4) Pier Silvio Berlusconi fa il punto della situazione nella splendida cornice di Cologno Monzese. A noi interessa soprattutto il punto 4. Senza troppi giri di parole dice così, l’ad Mediaset: «Giorgia Meloni? È apprezzata a livello internazionale, sta facendo un lavoro sacrosanto da primo ministro, il governo lavora bene e lo dimostrano tutti gli indicatori economici che sono positivi, a partire dal Pil. Se ci guardiamo intorno penso che possiamo essere d’accordo: Giorgia Meloni è il miglior primo ministro in Europa». Parole al miele che vanno a braccetto con gli antichi giudizi espressi dall’ad a proposito del lavoro meloniano. Quanto a Forza Italia il messaggio va dritto al punto: «È il lascito più importante di mio padre e provo vera gratitudine per Tajani, i vertici hanno mantenuto in piedi il partito dopo la sua scomparsa. Credo che oggi, per guardare con fiducia al futuro, siano necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato. E vale per la politica in generale». E allora, immancabile, arriva il domandone: sta pensando di scendere in politica? La risposta non lascia spazio a interpretazioni: «Non è un tema che oggi esiste. Tutte le energie sono dedicate a Mfe, alla nostra Europa e quelle che rimangono... alla mia famiglia che è il centro della mia vita». Chiarissimo. Tra una novità e l’altra in ambito “palinsesto” (ne scriviamo in fondo) Pier Silvio discute anche di patrimoniale («Non ritengo sbagliato che in momenti storici di particolare fragilità dell’economia ci possano essere delle imposte una tantum che vengono legate al livello di profitto delle aziende. Ma la parola “patrimoniale” non mi piace per niente e mi sembra onestamente fuori posto»), dello stato dell’editoria («Il possibile passaggio di mano di Repubblica? Ovviamente il libero mercato è sovrano, ma è un dispiacere vedere un prodotto italiano andare in mano straniera»), del controllo del gruppo televisivo tedesco ProSieben («In Germania faremo il possibile per mantenere l’occupazione del gruppo così come è. Al momento non c’è nessun piano di licenziamento») e dell’interesse per il mercato francese («Lì ci sono realtà consolidate private come Tf1 e M6: entrare in Francia sarebbe un sogno, ma al momento non vedo spiragli»). Il resto è sacra televisione nostrana, ovvio, e Pier Silvio a tal proposito è raggiante. Arrivano ringraziamenti a Gerry Scotti «uomo coraggioso e grande aziendalista», nonché padrone di casa de La Ruota della Fortuna, il Game campione di ascolti e illuminata intuizione proprio dell’ad: «L’idea di metterlo al posto di Striscia risale a novembre dell’anno scorso...». Già, Striscia, tornerà dopo il 20 gennaio con 5 prime serate e tanto rinnovamento: «È una decisione che abbiamo preso insieme ad Antonio Ricci, sarebbe stato sbagliato riportare Striscia in access visti i risultati della Ruota. Siamo molto fiduciosi in una sua evoluzione». Capitolo reality: stop a L'Isola dei Famosi, che non andrà in onda in primavera, ragionamenti sul Grande Fratello «che sarebbe più giusto e prudente far riposare un po’. Settimana prossima decideremo se far partire la nuova edizione, ma averlo a disposizione per Canale 5, visti i costi e l’investimento generale in base alla resa, è comunque un bene per l’azienda». Morale? Più sì che no. Altre cose? Bonolis tornerà in prima serata così come Pio e Amedeo, perla Blasi si ragiona anche su alcuni appuntamenti speciali e primaverili di Battiti Live, arriveranno seconde serate su Canale 5 con Rampini e la Berlinguer, Rete 4 non si “spegnerà” durante il Festival di Sanremo, non si pensa a nuovi reality («Il migliore di tutti ce l’abbiamo noi ed è Temptation Island»), né a uno sbarco di Amadeus («Ha un contratto firmato e noi siamo contentissimi della nostra squadra, con anche la new entry Max Giusti che è bravissimo»). Il problema della durata dell’access prime time? Pier Silvio ha le idee chiare: «Dobbiamo iniziare a ragionare su un modello che all’estero esiste già con prime serate più corte». Quanto allo sport, «la Coppa Italia per noi è il prodotto perfetto, mi piacerebbe poter offrire una partita di Serie A in chiaro agli italiani ma credo sia quasi impossibile». Chiusura con una chicca: «Quale programma mi piacerebbe avere a Mediaset? Vi stupirò: un Tg locale e regionale. Avere dell’informazione più stretta e specializzata sul territorio è un grandissimo valore. In questo riconosco il ruolo – questo sì che è vero servizio pubblico – del Tgr alla Rai. Io il Tgr Liguria lo guardo sempre...». E buon Natale.
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