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Cultura e Spettacolo
Pio e Amedeo hanno girato un gran film
Oggi 14-12-25, 06:42
Più di sei milioni d’incasso dopo poco più di due settimane. Record assoluto di presenze e box office all’esordio. Per Pio e Amedeo è decisamente l’ora del successo. Oi vita mia non è solo un ritornello popolarissimo. Per la coppia di comici, già premiati dalla critica per il loro nuovo ruolo da registi e autori oltre che protagonisti, il refrain de O surdato ‘nnammutato che dà il titolo al loro nuovo film corrisponde di giorno in giorno sempre più a una vera e propria marcia trionfale. Uscito il 27 novembre, accompagnato dall’hype sulla prova attoriale di uno straordinario Lino Banfi, Oi vita mia è partito subito a gran velocità divenendo (con 2,1 milioni di euro raccolti nel primo fine settimana di sala) il miglior incasso italiano all’esordio nel 2025. Una crescita a 2X di media che ha portato così il film nella top five assoluta degli incassi stagionali italiani (calcolati a partire dall’1 agosto). Classifica in cui il primo esperimento da registi di Pio e Amedeo si piazza (per ora) al quarto posto e ormai a un tiro di schioppo da un’altra commedia molto celebrataLa vita va così, successo in chiave ambientalista di Riccardo Milani con Virginia Raffaele (attualmente a 6,8 milioni di euro) con un mese in più di proiezione. CHE NUMERI Stando infatti alle proiezioni e considerando che quello al via ieri è solo il terzo weekend in sala, i numeri che si fanno sono quelli dei film italiani top player assoluti dell’intero 2025 che sotto Follemente, primo assoluto con quasi 18 milioni di euro, vede Diamanti di Ozpetek con 9,8 milioni e Io sono la fine del mondo di Angelo Duro a 9,7, cifre non impossibili da raggiungere se Oi vita mia continuerà la sua rincorsa. Quasi portato letteralmente a spalla dai suoi autori che se la stanno guadagnando la pagnotta sullo schermo e non solo. Ci sono naturalmente le battute di sempre, alcune, ovviamente, all’insegna del politicamente scorretto messe lì a onorare la loro storia e il loro pubblico più affezionato. Più di tutte ha fatto parlare quella in cui Amedeo definisce “mongoloide” Pio per dargli dello stupido (scena che ha scatenato la protesta dell’Associazione italiana delle persone Down). Queste prime settimane di uscita nelle sale è diventato, però, anche un evento nell’evento per i due attori/autori del film che, di città in città, stanno trasformando ogni proiezione in un vero e proprio happening che inizia sui social con l’esposizione personale di ogni locandina in punti sempre più alti e più visibili, fino ad arrivare nei cinema con l’abbraccio di un pubblico decisamente più numeroso e al momento addirittura raddoppiato rispetto ai due precedenti film (Belli ciao del 2022 e Come può uno scoglio del 2023). Se, infatti, i primi due lavori, diretti da Gennaro Nunziante, rispettavano in pieno il cliché dei comici irriverenti e in qualche caso addirittura irriguardosi, tanto da far irrigidire i benpensanti, per Oi vita mia tutto è davvero diverso. A partire proprio dalla regia che è stata firmata per la prima volta da loro stessi, segnando per temi, approccio e anche qualità della recitazione (divertentissima ma non sguaiata) una crescita sotto tutti i punti di vista: nella qualità e nei giudizi del pubblico, della critica e anche, evidentemente nel numero di spettatori. Oi vita mia, insomma, è la dimostrazione che il cinema popolare italiano è vivo. Non ci sono più i cinepanettoni ma un realismo comico, un po’ cinico ma anche capace di emozionare che rappresenta al meglio non solo quella che, con insano snobismo, viene definita “pancia del Paese” ma forse, più semplicemente, gli italiani veri, esattamente per quello che sono, pieni di vizi ma anche ricchi di virtù. Capaci di essere “amici per sempre”, proprio come Pio e Amedeo col sottofondo immortale dei Pooh e una bella cartolina da Vieste sul Gargano, sfondo di Oi vita mia che continuerà a farsi ammirare.
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