"Quindi...": bordata alla Fusani, viene giù lo studio

“Romano Prodi spaventa davvero il centrodestra”: così ha esordito Claudia Fusani, con tono melodrammatico, durante un collegamento con Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4. Il riferimento era al gesto dell'ex premier, che ha goffamente tirato i capelli di Lavinia Orefici, giornalista di Quarta Repubblica, mentre lei lo incalzava con una domanda sul Manifesto di Ventotene. In studio, le sue parole sono state accolte da un'ondata di “no” e fischi, lasciando persino il conduttore perplesso di fronte a tanto ardire. Fusani, imperterrita, ha proseguito con un discorso contorto: “Solidarietà alla collega, sì, ma povero Prodi, caduto in una trappola infernale”. Secondo la sua bizzarra logica, a una domanda scomoda un altro avrebbe ignorato l'interlocutore, e ha tirato in ballo Oscar Wilde, sostenendo che i provocatori abbassano il livello del confronto. Peccato che poi abbia contraddetto sé stessa, difendendo le domande provocatorie. E ha chiuso con un assurdo: “Se fosse successo a me, gli avrei fatto una carezza”.     Il video del suo intervento è stato ripreso dall'account Facebook di Fratelli d'Italia, che ha commentato: “Difendere Prodi era già un'impresa prima, ora è ridicolo. Basta con queste sceneggiate, sinistra: datevi una regolata”. Ma c'è un dettaglio nella clip che in tanti sui social hanno sottolineato. Quando la Fusani ha affermato "ma su, Prodi è una persona perbene, non c'era alcuna intenzione violenta, è stata una cosa goliardica!", Del Debbio l'ha fulminata: "Quindi se fosse stato un altro politico, magari di centrodestra, avrebbe avuto lo stesso trattamento?". È venuto giù lo studio.     

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