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Politica
Ricci: "Se vinciamo riconosciamo lo Stato di Palestina"
Oggi 18-09-25, 08:05
La Marzurka di periferia, celebre brano di Raul Casadei, ma anche Ciao, ciao mare e Tu sei la mia simpatia- canzoni simbolo delle estati in riviera - accompagnano i militanti del campo largo in Piazzale della Libertà a Pesaro prima del comizio elettorale. Sul palco, insieme al candidato progressista Matteo Ricci nelle Marche al voto il 28 e 29 settembre, anche la segretaria dem Elly Schlein e il presidente del Pd Stefano Bonaccini. «Noi dobbiamo essere ambiziosi, non provinciali che si guardano l'ombelico come in questi cinque anni.Mettiamocela tutta. Queste elezioni si giocheranno su un pugno di voti, sarà testa a testa fino alla fine e noi andremo avanti fino alla vittoria» dice Ricci. «Questa è la piazza del cambiamento, togliere le Marche alla mediocrità in cui l’hanno messa in questi cinque anni. A partire dalla sanità» prosegue il candidato governatore. «Noi siamo una regione popolare ma con la testa nel mondo e non ci giriamo dall’altra parte rispetto alle grandi tragedie. Per questo abbiamo deciso che alla prima seduta del consiglio presenteremo un Odg per il riconoscimento dello Stato Palestinese» ha promesso Ricci.Anche Bonaccini ha attaccato la destra. «Hanno scambiato le istituzioni per la loro parte politica, se no non vieni a promettere soldi a pochi giorni dal voto. Anche per questo bisogna vincere, perché esiste un altro modo di intendere le istituzioni» ha detto dal palco il presidente Pd. «La coalizione è unita, non siete riusciti a scrivere il centrosinistra è diviso nelle Marche», ad Ancona ci sono «Meloni, Salvini e Tajani e questo dà l’idea che sono davvero preoccupati» ha aggiunto. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44119003]] Schlein ha invece rivendicato l’unità della coalizione del centrosinistra.«Siamo qui a dimostrare l’unità della coalizione progressista. Una coalizione unita e compatta in tutte le regioni» che andranno al voto, «e questo non succedeva da vent’anni». Poi rivolgendosi ai militanti: «Vi chiedo di andare nei luoghi di lavoro, nelle biblioteche, al mercato, al bar mentre prendete il caffè, fra le persone che non credono più che il voto faccia la differenza. Invece questi cinque anni di Acquaroli al governo fanno capire che la differenza c’è eccome» ha detto Schlein, prima di attaccare Giorgia Meloni sulla sanità. «Non ce ne facciamo granché di una premier donna che non fa nulla per difendere la vita, la salute e i diritti delle donne di questo Paese» ha detto, prima di attaccarla sulla sanità. «Quando lei era ministra nel governo Berlusconi e mettevano tetti sul personale negli ospedali, io stavo ancora all’università». «Al governo» ha aggiunto «mentono sapendo di mentire. Vogliono smantellare la sanità pubblica a vantaggio di quella privata. La sanità è il nostro primo obiettivo e la sanità è quella universale di Tina Anselmi». «Sono sei milioni di italiani», quelli che non riescono a curarsi, ha aggiunto «guardali Giorgia Meloni, ci sono anche loro. Non ci sono nella tua narrazione fatata».La segretaria dem ha poi attaccato il governo sul tema dei salari. «Poco fa ad Ancona ho letto che Meloni ha detto che ci vuole coraggio a parlare di salario minimo. Si vergogni a non aver fatto niente per i salari degli italiani» ha detto. «Tajani dice che il salario minimo è una misura sovietica: in Germania l’ha approvato Angela Merkel, che fa parte del suo stesso partito europeo», ha aggiunto la segretaria. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44130139]]
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