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Ucraina, la mossa di Putin: 700mila soldati, sta precipitando tutto
Oggi 09-09-25, 05:00
In Ucraina sta precipitando tutto. Nelle ultime settimane la Russia ha intensificato la sua strategia di aggressione sia nei cieli che a terra. L'attacco condotto dal Cremlino nella notte tra sabato 6 e domenica 7 settembre ne è la prova. Nonostante nei primi 20 giorni di agosto - quelli che precedevano il vertice tra Trump e Putin in Alaska - si è assistito a una rilasciata del numero di lanci di droni Shahed e all'assenza di attacchi su larga scala contro l'Ucraina, gli attacchi con raid però sonocresciutivertiginosamente pochi giorni dopo il faccia a faccia con The Donald. Stando a quanto sostiene l'ex generale dell'intelligence estera ucraina Mykola Malomuzh, la potenza di fuoco russa potrebbe aumentare ulteriormente. L'ex capo dei servizi segretiha sottolineato che tra 2-3 mesi Mosca potrebbe essere in grado di sganciare fino a 1.200 droni al giorno. Come sottolinea il Corriere della Sera, si tratta di una cifra ben più alta degli 810 che hanno colpito il centro della capitale danneggiando per la prima volta edifici governativi. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44002338]] Com'era ampiamente prevedibile, l'obiettivo di Vladimir Putin resta saturare la contraerea ucraina. Il motivo? Piegare il morale della popolazione. Sul fronte di guerra, il Cremlino sta impiegando tutte le sue forze nella regione del Donbass. Come spiega il Gur, ci sono circa 700mila militari russi dispiegati in Ucraina, la maggior parte dei quali schierati nella regione di Donetsk. Il bersaglio è la cintura che corre da Kramatorsk a Sloviansk, a est del Paese. "Nessuna sanzione potrà costringere la Federazione Russa a cambiare la sua posizione coerente", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov ripreso dall'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. Ieri, domenica 7 settembre, Trump si è detto pronto a imporre nuove sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina. "In generale, una cosa si può probabilmente dire: questo numero senza precedenti di sanzioni introdotte contro il nostro Paese negli ultimi, si potrebbe dire, quasi quattro anni", ha detto il portavoce del Cremlino sostenendo che le sanzioni si sarebbero "rivelate assolutamente inutili per esercitare pressione sulla Russia ". Ria Novosti ha citato un'intervista di Aleksandr Yunashev a Peskov. Il ministro russo dello Sviluppo Economico, Maxim Reshetnikov, a giugno ha dichiarato che la Russia è "sull'orlo di una transizione verso la recessione" e che "tutto dipende dalle decisioni" di politica economica che saranno prese. Intanto Vladimir Putin ha presentato alla Duma di Stato una proposta di legge per il ritiro dalla Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti. Il progetto di legge è stato pubblicato oggi nel database legislativo della Duma di Stato, come ha segnalatoInterfax. Già alla fine di agosto circolavano notizie di piani russi di ritiro dalla convenzione. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44014391]]
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