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Venezia-choc: spuntano i volantini pro-borseggiatori
Oggi 18-09-25, 16:48
Il nostro è davvero un mondo al contrario, dove le guardie temono per la loro incolumità e i ladri, invece, restano a piede libero. In questi giorni i cittadini veneziani si sono svegliati con i muri della loro città tappezzati di volantini intimidatori contro Monica Poli, meglio nota come “Lady Pickpocket”. Si tratta della protagonista di alcune iniziative volte a mettere in guardia i turisti dal pericolo dei borseggiatori. Un’azione nobile che l’ha resa celebre soprattutto sui social, grazie a decine di video virali ricondivisi da migliaia di utenti su Instagram, Facebook, TikTok e Youtube. Facciamo un esempio. Tra le “vittime” di lady pickpocket c’è anche “Shakira”, una delle borseggiatrici più note di Venezia. Nonostante la sua giovane età, la ventenne di origini bosniache vanta già un curriculum da veterana: oltre sessanta procedimenti penali per furto con destrezza. L’ultimo episodio risale allo scorso agosto, quando la ragazza è stata arrestata grazie al pronto intervento dei cosiddetti “cittadini non distratti”, tra cui la stessa Monica Poli. Shakira ha patteggiato un annodi reclusione, ma non trattandosi di una pena definitiva è tornata in libertà nello sconcerto generale dei veneziani. E ha subito ripreso da dove aveva lasciato: scippando i poveri turisti. Ora però Monica Poli è finita al centro di una campagna anonima, che la accusa di danneggiare gli “affari” dei ladri e di alimentari quindi le tensioni in città. l testi dei volantini non lasciano spazio a interpretazioni. A Lady Pickpocket è stato ordinato di “lasciar stare Venezia” e la si accusa di aver “distrutto tutti gli affari di Venezia-Mestre. Solo per il proprio interesse - si legge ancora - ha guadagnato somme di centinaia di migliaia di euro da TikTok, Instagram e Facebook e Youtube, ha istigato troppo alla violenza”. Ma non finisce qui. Tra le righe è possibile imbattersi anche in una minacciata piuttosto esplicita: “Dovrebbe essere arrestata per istigazione alla violenza per poveri portafogli di 20 euro e 30 euro. Pregola Guardia di Finanza di verificare i conti di tutte le fonti: TikTok, Instagram, Facebook, Youtube”. Gli autori dei volantini, che si definiscono sedicenti “investitori di Venezia”, accusano Monica Poli di aver “distrutto i nostri affari, per il suo interesse. Se i turisti non vengono più, si distruggeranno molti affari, molti andranno in bancarotta”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44112874]] «Ho denunciato la cosa ai carabinieri – replica così Lady Pickpocket, sentita dal Gazzettino -. Ora la questione è al vaglio degli inquirenti e saranno loro a indagare, anche perché, allegato al testo, c’è una foto mia scattata in un preciso e riconoscibile momento. Probabilmente sappiamo da chi è stata fatta, anche se per ora preferisco non esprimermi. Da come è scritta – ha poi aggiunto Monica Poli -, diciamo che potrei anche ipotizzare chi possa esser stato, ma preferisco attendere le indagini ufficiali, affidando al circuito di controllo della smart control room del Comune». La rabbia, però, è difficile da reprimere. «Ma stiamo scherzando? I borseggiatori sarebbero le vittime? Sono loro a rovinare Venezia e le attività economiche – ha tuonato Monica Poli -, so bene che diamo fastidio a queste persone, che sono più tutelate dei cittadini e ci sarebbe da chiedersi il perché. Non è accettabile che chi delinque passi per vittima, anche perché le vere vittime finiscono all’ospedale. Ci sono stati anziani e turisti finiti al pronto soccorso. Ma di cosa stiamo parlando?». Per fortuna esiste ancora chi apprezza coloro che hanno a cuore la sicurezza delle nostre città. Luca Zaia, per esempio, ha espresso subito solidarietà a Lady Pickpocket. E l’ha voluta incontrare a Palazzo Balbi per ringraziarla pubblicamente. «Io sono venuto a conoscenza del fenomeno qualche anno fa guardando i suoi video – ha spiegato il governatore leghista -. Penso che faccia quello che tutti i cittadini dovrebbero fare, far rispettare la legge. Non è che dobbiamo per forza avere sempre una divisa. La difesa della legalità è amore per questa città e penso che lei, da veneziana, faccia questo. Bisogna risolvere questo problema - dice Zaia -. Bisogna distinguere la legalità dall’illegalità. La legalità è chi filma, protesta e denuncia. L'illegalità è chi ruba. Non possiamo rovesciare i ruoli. Sono convinto che il Parlamento – ha concluso il presidente del Veneto - debba riconoscere che chi fa queste azioni civiche debba essere premiato e non perseguito». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43980037]]
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