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Verissimo, Alessia Orro: "Ha iniziato a seguirmi", il periodo più difficile
Ieri 02-11-25, 19:32
"Mamma è stata la prima allenatrice, giocavo con lei e mia sorella. Mi ha portato in palestra da quando sono nata. Da piccola ero attratta dal pallone che girava, difficile tenermi ferma": la pallavolista Alessia Orro si è raccontata nello studio di Silvia Toffanin a Verissimo, su Canale 5. In particolare ha ricordato che a soli 13 anni ha lasciatocasa per inseguire il suosogno. "Èstato molto faticoso, ho sofferto tanto, chiamavo mamma quattro volte al giorno", ha spiegato. È stato così difficile per lei che ilprimo anno, come lei stessa ha raccontato, haavuto "la tentazione di tornare indietro, poi però ho sconfitto le mie difficoltà e sono andata avanti. Mia mamma soffriva tantissimo, ma lei mi ha dato una forza incredibile per continuare ad andare avanti".Parlando della sua vita privata, la Orro ha rivelato: "Sono innamorata di Matteo, non è stato amore a prima vista, sono passati due mesi prima che ci notassimo. Poi da quel giorno è come se fosse arrivato un uragano nella mia vita. Ho avuto delusioni nella vita, non volevo una relazione in quel momento, ma poi è arrivato lui e mi ha proprio rapita". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44814753]] La pallavolista, poi, ha parlato di un periodo molto complicato a causa di uno stalker: "È iniziato tutto in nazionale il giorno del mio compleanno. Pensavo fosse un fan qualunque che mi portava un mazzo di fiori, ho ringraziato e poi sono andata via. Da lì è iniziato tutto: ho trovato messaggi d’amore e altri di odio, minacce, non riuscivo a capire. Poi ha iniziato a seguirmi ovunque andassi, sempre ubriaco e pericoloso. Inizialmente non ho capito la gravità: pensavo di potercela fare. È stato il periodo più brutto della mia vita perché ho iniziato a guardarmi sempre dietro, ad avere paranoie e non vivere la vita in modo sereno e felice. Ho sbagliato perché non mi sono aperta con le persone accanto. Denunciare è stata la scelta più giusta". Lo stalker, dunque, è stato arrestato. Ma poi, dopo essere uscito dal carcere, sarebbe tornato ancora più aggressivo. Di qui la scelta della Orro di iniziare una seconda vita, scortata dalle guardie del corpo. "Non guidavo più, scortata anche per andare al supermercato. Un giorno ero libera di fare tutto e il giorno dopo in prigione, per il mio bene - ha spiegato -. Un giorno mi sono svegliata e ho detto basta. Ho deciso di rinunciare alle guardie del corpo e lui è arrivato il giorno stesso. Io sono arrivata tre minuti dopo e la polizia è intervenuta subito prima che io riuscissi a vederlo". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44732561]]
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