s

Yildiz regala i primi tre punti a Tudor
29-03-2025, 20:40
Buona la prima per Igor Tudor sulla panchina della Juventus, i bianconeri battono per 1-0 un solido Genoa nell'anticipo della 30/a giornata di Serie A e tengono il passo del Bologna nella corsa per il quarto posto. Era fondamentale vincere per la Juve per dare una sterzata dopo l'esonero di Motta, così come richiesto dalla società. Ci ha pensato così Yildiz con una grande giocata a piegare la squadra allenata dall'ex Vieira. Un assolo da campione del numero 10 turco nel primo tempo, ma che è rimasto tale visto che poi per il resto della gara non è che abbia brillato. Così come tutta la squadra, che è sembrata ancora a tratti bloccata e tesa ma che quanto meno ha lottato su ogni pallone con quella rabbia che Tudor ha cercato di trasmettere in questi giorni. Non hanno brillato Vlahovic e Koopmeiners, ma alla fine sono arrivati tre punti fondamentali contro un Genoa che esce comunque a testa alta dallo Stadium. Per il suo esordio sulla panchina della Juve, Tudor ripropone subito Vlahovic al centro dell'attacco supportato da Yildiz e Koopmeiners con Kolo Muani inizialmente in panchina. Sorprese sugli esterni con Nico Gonzalez a tutta fascia sulla destra, a sinistra c'è invece McKennie vista l'assenza di Cambiaso. In mezzo al campo il consueto duo formato da Locatelli e Thuram mentre in difesa, davanti a Di Gregorio, giocano Gatti, Kelly e Renato Veiga nella linea a tre. Nel Genoa, invece, l'ex bianconero Vieira si affida a Pinamonti al centro dell'attacco con l'altro ex Miretti e Zanoli al fianco. Per questa nuova pagina bianconera in tribuna anche il presidente di Exor John Elkann al fianco della dirigenza al completo. Tra gli altri presenti sugli spalti anche Lilian Thuram e Paolo Montero, ex compagni nella Juve di Tudor. Juve subito aggressiva e grintosa come vuole Tudor, bianconeri che provano ad appoggiarsi a Vlahovic per far inserire i centrocampisti dalla trequarti. Dopo appena sette minuti Juve vicinissima al gol con Yildiz di testa, su cross di Vlahovic, azione però resa vana poi per fuorigioco. Il Genoa però non si scompone più di tanto e tiene bene il campo con personalità, tanto che sono proprio i rossoblù (oggi in campo con una maglia gialloblù simile a quella del Boca Jr) a rendersi pericolosi con Frendrup. Spinta dal pubblico la Juve insiste e poco prima della mezzora trova il gol del vantaggio... E che gol. L'autore è Yildiz che si produce in una travolgente azione personale prima di battere Leali con un diagonale all'incrocio dei pali da posizione defilatissima. Esplode lo Stadium ed esulta in panchina anche Tudor, che tra l'altro ha messo anche il suo zampino sul gol velocizzando una rimessa in gioco che ha poi dato vita all'azione. All'euforia per il vantaggio, però, fa da contraltare l'uscita anzitempo di Gatti per infortunio. Dentro al suo posto Kalulu. Anche sotto di un gol il Genoa continua a costruire buone trame di gioco, trovando spesso il buco in una difesa bianconera evidentemente ancora da registrare. Prima dell'intervallo di nuovo Juve pericolosa, Vlahovic ci prova dal limite ma calcia debole e Leali para. Genoa subito propositivo nella ripresa, liguri vicinissimi al pareggio dopo dieci minuti con un colpo di testa di Pinamonti da centro area con palla di un soffio a lato. La Juve si compatta dietro, lasciando alla squadra di Vieira il controllo del gioco per poi ripartire con verticolizzazioni improvvise a cercare Vlahovic. Dopo poco più di un'ora termina la partita di Koopmeiners, anche oggi anonimo e a cui evidentemente il cambio di guida tecnica non è servito più di tanto. Al suo posto dentro Conceiçao Jr. Nel Genoa, Vieira manda in campo Ekuban per Pinamonti e Malinovskiy, in passato più volte bestia nera dei bianconeri, per Onana. La partita resta sul filo dell'equilibrio, con la Juve che non riesce a trovare la giocata giusta per chiuderla e finendo così per rischiare nel finale quando il Genoa torna a rendersi pericoloso prima con i neo entrati Malinovskyi e Venturino, poi con l'ex de Winter. La replica bianconera con un destro da fuori forte e centrale di Locatelli, respinto da Leali, poi con un colpo di testa di Veiga da due passi con palla incredibilmente fuori, infine con un destro secco del neo entrato Weah a botta sicura respinto da un provvidenziale Leali.
CONTINUA A LEGGERE
8
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
05:00
Prodi contro Orefici fa schizzare lo share: il caso-Tv Talk
Libero Quotidiano
05:00
"Follow the money": migranti, la mossa della Meloni
Libero Quotidiano
04:15
"La data delle elezioni": Zelensky ribalta il quadro
Libero Quotidiano
04:00
Conte e Schlein, il fallimento: inchiodati da anni al 34,5%
Libero Quotidiano
03:45
"Perché io e Gassman ci siamo separati"
Libero Quotidiano
03:00