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Zaccardi: Bruxelles, reagisce ai dazi. Trump: "Vinceremo noi"
Oggi 13-03-25, 08:52
L'Unione europea reagisce ai dazi americani su alluminio e acciaio. In risposta, l'amministrazione Usa si prepara a introdurre tariffe anche sul rame, come ha annunciato il segretario al Commercio Larry Lutwick. Dopo le contromisure varate da Bruxelles, Donald Trump ha rincarato le minacce, promettendo «ritorsioni» contro i dazi imposti dall'Ue e assicurando che gli Stati Uniti «non si lasceranno più maltrattare» dai loro partner commerciali. «Vinceremo la battaglia finanziaria con l'Unione europea» ha affermato il presidente Usa. Ieri mattina la Commissione Ue ha lanciato una serie di contromisure per «proteggere» le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dall'impatto delle «ingiustificate restrizioni commerciali» decise dagli Stati Uniti, che hanno imposto dazi fino al 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e di alcuni prodotti contenenti i due metalli dai Paesi europei e da altri partner commerciali. Bruxelles «si rammarica profondamente» delle misure decise dal presidente Donald Trump, ha affermato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. «L'Unione europea deve agire per proteggere i consumatori e le aziende» ha dichiarato von der Leyen in un punto stampa. «Le contromisure che adottiamo sono forti ma proporzionate. Mentre gli Stati Uniti applicano tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, rispondiamo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro. Corrisponde alla portata economica delle tariffe degli Stati Uniti», ha annunciato la presidente della Commissione, confermando comunque l'apertura al dialogo con Washington. La ritorsione europea colpirà diversi beni, dalle Harley-Davidson alla soia, dal whisky al pollame. Le contromisure saranno adottate in due fasi. «Dal primo aprile, ripristineremo automaticamente le nostre attuali misure di riequilibrio sospese del 2018 e del 2020, che mirano effettivamente a 4,5 miliardi di euro di beni statunitensi esportati verso di noi» ha spiegato il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic. «In secondo luogo, adotteremo il pacchetto di contromisure aggiuntive che si applicano a 18 miliardi di euro di esportazioni statunitensi» ha aggiunto. Fanno parte del primo pacchetto - che sarà introdotto in automatico senza alcun passaggio in Consiglio - un insieme di prodotti industriali, tra cui acciaio e alluminio, tessuti, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche e prodotti in legno. Nel mirino anche pollame, carne di manzo, frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure. Il secondo pacchetto, su cui è stata già avviata una consultazione con i portatori di interesse per definire in modo chirurgico i beni da colpire, ha l'obiettivo di massimizzare il danno nei confronti degli Stati Uniti, evitando contraccolpi all'economia e alle imprese europee. «Non vogliamo penalizzare noi stessi, ma reagire in modo fermo a una misura che riteniamo profondamente sbagliata», ha spiegato un alto funzionario Ue. La lista presentata dalla Commissione europea - che copre prodotti per 18 miliardi di euro con la possibilità di arrivare fino a 21- punta in modo chiaro a settori ad alta valenza simbolica e politica per l'economia statunitense, andando a colpire le produzioni di Stati che votano tradizionalmente repubblicano, come Kansas, Nebraska, Georgia, Alabama, Virginia, ma anche democratico come la California. A inizio aprile la seconda lista sarà sottoposta al voto del Consiglio per il via libera (che appare scontato) a maggioranza qualificata (15 Paesi che rappresentano il 65% della popolazione). Sul tema è intervenuto anche il vicepremier italiano, Antonio Tajani. «Notizie preoccupanti arrivano sul fronte commerciale, però ci auguriamo che alla fine si possa trovare una soluzione anche per quanto riguarda i dazi» ha dichiarato il ministro degli Esteri. «Il governo è pronto con un suo piano, lavoriamo insieme all'Unione europea, ma noi siamo pronti a tutelare nel modo migliore possibile le nostre imprese» ha detto Tajani prima della partenza per la ministeriale del G7 prevista a La Malbaie, in Canada. «Il 21 marzo ci sarà una riunione con le imprese alle quali spiegheremo quali sono le idee e le proposte del governo per meglio tutelarle». Intanto, da oggi anche il Canada imporrà dazi del 25% su beni statunitensi per poco più di 20 miliardi di dollari in risposta ai dazi statunitensi su alluminio e acciaio. «Lavoreremo con l'Europa per mettere pressione all'amministrazione Trump», ha dichiarato Melanie Joly, ministro degli Esteri canadese. Al contrario il Regno Unito per ora non intende reagire alle tariffe americane. «Ci stiamo concentrando su un approccio pragmatico e stiamo negoziando rapidamente un accordo economico più ampio con gli Stati Uniti per eliminare i dazi supplementari», ha dichiarato in il segretario di Stato britannico al Commercio, Jonathan Reynolds.
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