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Donald Trump: "Vinceremo la corsa all'Intelligenza artificiale. Basta con le regole stupide"
Ieri 24-07-25, 07:53
L'amministrazione Trump ha svelato un nuovo piano per l'intelligenza artificiale (AI) che punta ad allentare le normative ambientali e ad espandere drasticamente le esportazioni di AI verso i paesi alleati con l'obbiettivo di mantenere il primato americano sulla Cina in questa tecnologia cruciale.Il Presidente Donald Trump ha marcato il lancio del piano con un discorso, nel quale ha delineato le poste in gioco nella corsa agli armamenti tecnologici con Pechino, definendola una lotta che definirà il XXI secolo. Il piano, che include circa 90 raccomandazioni, chiede l'esportazione all'estero di software e hardware AI statunitensi, oltre a un giro di vite sulle leggi statali ritenute troppo restrittive per consentirne lo sviluppo. Si tratta di un marcato distacco dall'approccio "ad alta recinzione" del predecessore Joe Biden, che limitava l'accesso globale ai tanto ambiti chip AI. Biden temeva che avversari degli Stati Uniti come la Cina potessero sfruttare i chip AI prodotti da aziende come Nvidia e AMD per potenziare il proprio apparato militare e danneggiare gli alleati. L'ex presidente aveva imposto una serie di restrizioni sulle esportazioni statunitensi di chip AI verso la Cina e altri paesi, nel timore che i semiconduttori potessero essere dirottati verso il principale rivale globale dell'America. Trump ha revocato l'ordine esecutivo di Biden volto a promuovere la concorrenza, proteggere i consumatori e garantire che l'AI non fosse utilizzata per la disinformazione. Ha anche annullato la cosiddetta "regola di diffusione dell'AI" di Biden, che limitava la quantità di capacità di calcolo AI americana che alcuni paesi potevano ottenere tramite le importazioni di chip AI statunitensi. Un'espansione delle esportazioni di una suite completa di prodotti AI potrebbe giovare a giganti dei chip AI come Nvidia e AMD, così come ai colossi dei modelli AI Google (Alphabet), Microsoft OpenAI e Meta (Facebook). Il piano prevede inoltre l'accelerazione della costruzione di data center, allentando le normative ambientali e utilizzando terreni federali per velocizzare lo sviluppo dei progetti, inclusi i relativi approvvigionamenti energetici. L'amministrazione cercherà di stabilire nuove esclusioni per i data center nell'ambito del National Environmental Policy Act e di snellire i permessi ai sensi del Clean Water Act.
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