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Sinner inedito in un documentario: "Sono emotivo e molto severo con me stesso"
Oggi 28-08-25, 09:40
"Da fuori forse non sembro molto emotivo, ma lo sono. Quando ho un momento duro, a volte non riesco a trattenermi. Sono molto severo con me stesso. Ho dubbi ogni giorno, ma mi ricordo di quanto lavoro ho fatto per arrivare fin qui". Così Jannik Sinner si racconta, tra immagini inedite e di repertorio, nel cortometraggio firmato Rolex "Jannik Sinner - Il ritorno". Il racconto delle sue origini e della sua famiglia di ristoratori, poi la scelta: "La differenza più grande tra sci e tennis è che nello sci scendi per un minuto e se fai un errore non puoi più vincere. Nel tennis invece puoi fare tanti errori e comunque vincere la partita". Così, a 13 anni e mezzo, sceglie di diventare un tennista. "Ho dovuto lasciare i miei genitori, i miei amici, mio fratello, gli altri due sport: ho lasciato tutto a casa. La mia vita è cambiata completamente da un giorno all’altro. Ho capito che persona ero, cosa potevo fare, quanto in fretta stavo crescendo, giocando lo sport che amo. Credo che questa fosse la strada giusta per me. Ed è questo che conta davvero".
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