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Arte, Carispezia porta al CAMeC Morandi e Fontana
Ieri 24-07-25, 11:58
Roma, 24 lug. (askanews) - Una prima assoluta: la mostra "Morandi e Fontana. Invisibile e Infinito", in corso al CAMeC - Centro d'Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, offre un confronto inedito tra due giganti dell'arte italiana del Novecento. Fondazione Carispezia e Comune della Spezia hanno realizzato insieme un'esposizione che, per la prima volta, accosta direttamente le opere di Giorgio Morandi e Lucio Fontana, intrecciando linguaggi e visioni solo apparentemente distanti. La mostra, visitabile fino al 14 settembre, rappresenta anche il primo grande evento del CAMeC dopo la riapertura di ottobre: ha già raccolto da sola quasi la metà degli ingressi complessivi registrati dal nuovo corso del Centro. Curata da Maria Cristina Bandera, tra le massime studiose dell'arte novecentesca, e Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento di Firenze, la mostra accompagna il visitatore attraverso 60 capolavori provenienti dai principali musei italiani. A raccontare il valore della mostra per la comunità spezzina e non solo, insieme al forte impegno di Fondazione Carispezia, è il presidente Andrea Corradino: "Credo che Fondazione abbia il dovere di intervenire sul territorio per elevare l'offerta culturale. Il CAMeC, che quest'anno compie 20 anni, è un'iniziativa dedicata all'arte moderna e contemporanea di respiro nazionale che aveva bisogno di uno sforzo ulteriore da parte delle Istituzioni e un aiuto da parte della Fondazione. Io credo che debba essere motivo di orgoglio per tutta la città e anche di riflessione: investire sull'arte e su appuntamenti di questo rilievo e importanza rappresenta una grande crescita culturale per la nostra comunità". Appena varcata la soglia della mostra, lo sguardo si immerge nella forza dirompente dei Concetti spaziali di Fontana: tele traforate, superfici attraversate da pietre, tagli netti che aprono la tela a una dimensione altra, un varco sull'infinito che ridefinisce il concetto stesso di pittura. Il percorso prosegue nella sala dedicata a Giorgio Morandi, dove il salto è tutto interiore: bottiglie, caraffe, piccoli vasetti, caffettiere e scatole di latta si alternano ai celebri paesaggi di Grizzana. Oggetti e luoghi umili, sospesi in una dimensione senza tempo, custoditi come in uno scrigno di silenzio e contemplazione. Come sottolinea la curatrice Maria Cristina Bandera, "In questa mostra, assolutamente inedita, si sono voluti accostare e confrontare due grandi artisti che hanno fatto della ricerca artistica il senso della loro vita". Un confronto serrato, come osserva il direttore del Museo Novecento di Firenze Sergio Risaliti: "Questa volta Fontana, l'artista che ha aperto lo sguardo sull'infinito, incrocia Morandi, il grande poeta delle cose familiari, degli oggetti comuni".
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