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I leader storici del Leoncavallo: le nostre idee non finiscono e non cambiano
Oggi 21-08-25, 17:09
Milano, 21 ago. (askanews) - I leader storici del Leoncavallo hanno indetto alle 14 una breve assemblea informale dopo lo sgombero che da questa mattina sta coinvolgendo la struttura in via Watteau a Milano. Lo storico centro sociale era in attività nella sede in zona Greco, a nord della città, da 31 anni. Al megafono si sono alternati i responsabili delle diverse inziative che ruotano attorno al centro sociale, dando appuntamento alla cittadinanza stasera alle 18 per una assemblea pubblica davanti al Leoncavallo presidiato dalle forze dell'ordine per fare il punto della situazione e decidere i prossimi passi. "Devo dire che in questa città vige una strana legalità, perché il termine legale per lo sfratto e l'utilizzo della forza pubblica era il 9 di settembre. È una ben strana legalità quella che non viene rispettata neanche da chi la scrive, è abbastanza strana la legalità che abbiamo visto affermarsi in questa città. Non c'è da stupirsi delle scene di stamattina se abbiamo visto crescere neanche tanto silenziosamente ma certamente molto rapidamente torri di venti piani nei cortili, è una città che è cambiata molto, ma che siamo convinti assolutamente abbia ancora potere di parola. E' per questo che quando ci si chiede: ma adesso il Loncavallo cosa farà? Viene risposto dopo tentativo di sfratto, il Loncavallo può dire poco, Milano può dire molto. Così invece Marina Boer presidente dell'Associazione Mamme Antifasciste: "Il contenitore essenziale per lanciare le nostre idee. L'abbiamo fatto in luoghi diversi negli anni e la modalità con cui noi abbiamo portato avanti questo modo di fare politica non è mai cambiato e non cambierà neanche adesso, noi non abbiamo mai pensato a Leoncavallo come una privatizzazione di uno spazio in cui mettere le nostre attività di interesse personali. Abbiamo sempre visto Leoncavallo come un luogo che permetteva un'elaborazione collettiva delle idee da riproporre poi alla città per riceverne un ritorno che potesse confortarci nelle nostre idee, nella giustezza della nostra visione del mondo. Su questo aspetto noi continueremo con molte più difficoltà ovviamente, perché andare avanti senza più questo luogo fisico sarà, complicherà molto la nostra vita, ma non potremmo pensare di cambiare il nostro modo di agire, di portare avanti le nostre idee".
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