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I negozianti palestinesi riparano i danni dei nazionalisti israeliani
28-05-2025, 10:37
Gerusalemme, 28 mag. (askanews) - I negozianti palestinesi della Città Vecchia di Gerusalemme fanno i conti con i danni dopo il passaggio di una marcia di nazionalisti israeliani, a margine delle celebrazioni della Giornata di Gerusalemme. "I dipendenti arrivano alle 7.30, perché apriamo alle 8.00. Ma non sono riusciti ad aprire la porta - racconta Ismail Eshqart, dirigente della Jerusalem District Electricity Company (Jdeco) - Tuttavia, non riuscivano ad aprire le porte: erano state vandalizzate, riempite di pezzi di stuzzicadenti e c'erano vetri rotti. Così abbiamo chiamato il personale di manutenzione per aprirle". Nei vicoli, le saracinesche metalliche che proteggono le vetrine dei negozi portano i segni della marcia, durante la quale ci sono stati scontri e momenti di tensione. Oltre ai buchi delle serrature riempiti con pezzi di stuzzicadenti, i muri sono stati ricoperti di adesivi di vari movimenti politici, alcuni dei quali apertamente razzisti. "È la stessa cosa ogni anno. Ogni anno ci fanno questo. Cosa possiamo fare? - si dispera Abu Osama, venditore di abbigliamento nella Città Vecchia di Gerusalemme - Cosa possiamo dire loro? Vengono, fanno quello che vogliono e nessuno dice loro: 'Dove andate?' o 'Non potete farlo'. Sono protetti dall'esercito e dalla polizia".
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