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Meeting, a Rimini anche una mostra dedicata ai martiri d'Algeria
Oggi 18-08-25, 12:08
Rimini, 18 ago. (askanews) - Un'esposizione dedicata ai martiri d'Algeria. La mostra, promossa da Fondazione Oasis e Libreria Editrice Vaticana, proporrà ai partecipanti della 46ma edizione del Meeting, presso la Fiera di Rimini, dal 22 al 27 agosto 2025, la memoria e la testimonianza di diciannove religiose e religiosi uccisi 30 anni fa, insieme al Vescovo Pierre Claverie, nel periodo 1994-1996, compreso nel decennio nero del terrorismo. "Chiamati due volte", questo il titolo del progetto, perché per i promotori la loro fedeltà alla chiamata di Gesù Cristo attraverso la vocazione si è incarnata in una fedeltà al popolo algerino, vittima anch'esso della violenza e dell'odio, attraverso un ricco dialogo, a diversi livelli, con persone musulmane con cui "hanno fatto corpo", come ha detto il postulatore della causa di beatificazione, il trappista Thomas Georgeon. Nel percorso si racconta della loro fede, che li ha portati a scegliere di rimanere nel Paese nonostante le minacce, e del loro impegno umano per il dialogo e la pace, offrendo un messaggio universale di speranza e riconciliazione. I diciannove sono stati beatificati in una cerimonia nella Cattedrale di Orano l'8 dicembre 2018. La loro storia è arrivata in Italia soprattutto attraverso un film di 15 anni fa, Uomini di Dio. La mostra offre materiali inediti, video e scritti, per raccontare la storia di questi martiri, così significativa nell'ottica della riconciliazione e della pace. Nel programma dei convegni di quest'anno saranno due gli appuntamenti collegati alla mostra: la proiezione del film Uomini di Dio del 2010, che vedrà la presenza del produttore francese della pellicola, e una tavola rotonda con il cardinal Vesco, attuale arcivescovo di Algeri, e una suora agostiniana sopravvissuta ad un attentato. In particolare, la mostra, curata da Alessandro Banfi, Michele Brignone, Martino Diez, Lorenzo Fazzini, Claudio Fontana, Chiara Pellegrino, è stata realizzata con il contributo del Comitato Scientifico (composto da Cardinal Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano; Cardinal Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri; Padre Thomas Georgeon, postulatore della causa di beatificazione dei martiri d'Algeria; Marie-Dominique Minassian, responsabile del progetto di ricerca "Gli scritti di Tibhirine"; Nadjia Kebour, docente al PISAI di Roma; Diego Sarriò, vescovo di Laghouat in Algeria e già preside del PISAI di Roma; Anna Pozzi, giornalista del mensile Mondo e Missione del PIME; Jean Jacques Pérennès, già direttore della Scuola Biblica di Gerusalemme, biografo di Pierre Claverie), con la collaborazione di Giuseppe Frangi e il sostegno di Fondazione Cariplo.
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