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Modena, la Ferrari di ieri e oggi negli scatti di Mimmo Frassineti
27-09-2025, 10:41
Modena, 27 set. (askanews) - A Modena, nel Palazzo dei Musei, sessanta scatti in bianco e nero raccontano due epoche della Ferrari attraverso l'obiettivo di Mimmo Frassineti. Un viaggio fotografico che parte dal 1980 e arriva al 2024, promosso da CDP e Fondazione di Modena. Non solo la storia di un marchio simbolo del Made in Italy, ma soprattutto lo sguardo sulle mani e sui volti di chi, da oltre quarant'anni, trasforma l'acciaio in mito. "Un omaggio al meglio che c'è del Made in Italy - spiega Giovanni Gorno Tempini, Presidente CDP - e tra l'altro molto bello anche la componente umana che emerge da questa mostra che fa vedere proprio la storia delle persone, delle donne e degli uomini che lavorano, non si possono definire catene di montaggio perché sono delle situazioni straordinarie, ma fanno vedere proprio la passione e la manualità". Due serie fotografiche a confronto: il 1980 e il 2024. Quarantacinque anni che raccontano l'evoluzione tecnologica ma anche la continuità umana. Il filo rosso che le unisce non è solo il colore iconico del Cavallino, ma la passione negli sguardi degli operai, la precisione dei gesti, l'orgoglio del saper fare italiano che resiste al tempo e si rinnova con la tecnologia. Come spiega Matteo Tiezzi, Presidente Fondazione di Modena. "Passione per fare bene e per unire l'arte all'officina, unire il momento di produzione anche al momento di elevazione quindi anche l'oggi e il domani. Noi siamo secondo me responsabili del desiderio e dell'obiettivo che dobbiamo avere di mantenere questa passione, di mantenere questa spinta, di mantenere questo ecosistema perché è una delle componenti insieme alla tecnologia". La mostra, visitabile gratuitamente fino al 16 novembre, si articola in sette parole chiave: Connessioni, Sintonia, Manifattura, Precisione, Orgoglio, Passione e Pazienza. Un percorso che attinge all'Archivio storico del Gruppo CDP, con oltre 20mila immagini che documentano l'evoluzione industriale italiana. "La fabbrica - ricorda Mimmo Frassineti, fotografo e giornalista - è diventata un complesso iper tecnologico in cui tutti i reparti sono separati, sono divisi, sono tra l'altro molto chiaramente individuati anche sul piano grafico e architettonico, sono tutti molto belli, molto curati. Naturalmente la tecnologia è estremamente aggiornata, nuova, colpisce. Nello stesso tempo colpisce il fatto che l'atteggiamento delle persone, lo spirito con cui lavorano sia invece ancora rimasto quello, insomma è sempre quello di tanti anni fa". "Sguardi d'Impresa" non è solo una mostra fotografica, ma una riflessione sul rapporto tra uomo e macchina nell'Italia che produce eccellenza. A dicembre l'esposizione si sposterà a Roma, nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, continuando a raccontare come la manifattura italiana sappia coniugare tradizione e innovazione.
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