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Nepal, bandiere a mezz'asta per i 73 morti delle proteste Gen Z
Oggi 17-09-25, 13:18
Katmandu, 17 set. (askanews) - Bandiere a mezz'asta in Nepal, nella giornata di lutto nazionale, per le 73 persone uccise durante le proteste anti-corruzione guidate dai giovani della Gen Z, che hanno rovesciato l'esecutivo. Il governo ad interim, che si è insediato dopo le proteste la scorsa settimana, ha dichiarato la giornata di lutto "in onore di coloro che hanno perso la vita durante le proteste", ha affermato il ministero degli Interni in una nota. Le proteste, iniziate l'8 settembre, sono scoppiate in seguito al divieto temporaneo di accedere ai social media, alimentate però dalla rabbia per la corruzione diffusa e i problemi economici di lunga data. Nel solo primo giorno delle violente manifestazioni almeno 19 persone sono state uccise, facendo crescere la rivolta in tutto il paese Paese, con uffici governativi, un hotel Hilton e altri edifici che sono stati dati alle fiamme. Nella crisi più sanguinosa che il Paese ha conosciuto dall'abolizione della monarchia nel 2008, i feriti sono stati circa 200, come Aditya Rawal, studente universitario, 22 anni, ferito da proiettili: "Mentre la tensione cresceva da entrambe le parti, all'improvviso la polizia ha sparato colpi di arma da fuoco. C'erano state così tante proteste in Nepal da parte di persone anziane, ma nella nostra protesta della 'Generazione Z' hanno usato le armi da fuoco", ha raccontato ad Afp. "Non ho alcun rimpianto" per aver partecipato, aggiunge. Il dolore passerà, ma le proteste porteranno sicuramente dei cambiamenti".
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