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Salute del cuore: colmare i divari Nord-Sud e di genere
Oggi 26-09-25, 11:36
Roma, 26 set. (askanews) - In vista della Giornata Mondiale del Cuore 2025, in programma lunedì 29 settembre, al Senato si è tenuta la conferenza stampa "Un impegno per superare le disuguaglianze di genere e territoriali nei percorsi di cura cardiovascolare", promossa dalla Senatrice Elena Murelli, Promotrice dell'Intergruppo Parlamentare per le malattie cardio, cerebro e vascolari, in collaborazione con Meridiano Cardio, la piattaforma di TEHA Group sulle malattie cardiovascolari. Abbiamo parlato con la Sen. Elena Murelli, Intergruppo Parl. Malattie cardio, cerebro e vascolari: "Abbiamo voluto portare all'attenzione del Senato, delle istituzioni e anche naturalmente della popolazione due tematiche importanti. La prima riguarda le disomogeneità che ci sono a livello territoriale, quindi su tutto il territorio nazionale, perché ci sono persone anche diverse da regione a regione che danno più importanza agli screening cardiovascolari o meno. Dall'altra invece una tematica molto importante su cui vogliamo porre un'enfasi, un'attenzione come intergruppo malattie cardiovascolari che ha la medicina di genere". Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia: oltre 221mila decessi l'anno, quasi 9 milioni di persone colpite, più della metà sono donne. La prevalenza cresce con l'età, fino al 60% tra gli over 85, ed è tra le principali cause di ricovero, con 390mila ospedalizzazioni ogni anno. È poi intervenuta Daniela Bianco, Partner TEHA Group: "Credo che sia stato molto positivo anche per tutte le istituzioni presenti, da Agena, ai istituti superiori di sanità, ai parlamentari, avere in mente che è necessario agire con l'identificazione di profili di rischio diversi, con l'identificazione di percorsi mirati, ma soprattutto con un follow up nelle donne che hanno avuto un evento cardiovascolare, ma anche nelle donne che sono in cura per patologie oncologiche, che hanno bisogno di un'attenzione maggiore". Negli ultimi vent'anni la mortalità è calata del 70%, ma in modo differente. Al Nord tassi in riduzione e reti cardiologiche più strutturate. Al Sud, invece, mortalità più alta, accessi tardivi alle cure e minore prevenzione. Le donne restano le più colpite: in Italia oltre 125mila decessi l'anno, contro i 95mila degli uomini. Infine abbiamo parlato con Americo Cicchetti, Commissario straordinario AGENAS: "Abbiamo 4 strumenti fondamentalmente per affrontare il tema delle disuguaglianze in ambito cardiovascolare in particolare, abbiamo lo strumento delle reti, una delle reti tempo dipendenti più importanti è proprio quella di ambito cardiovascolare, abbiamo lo strumento dei PDTA, quindi dei percorsi strutturati che possano essere condivisi a livello territoriale, abbiamo lo strumento del team multidisciplinare, infine il quarto asset importante è arrivare più vicino al paziente soprattutto in ambito cardiovascolare attraverso gli strumenti di telemonitoraggio che permetteranno di raggiungere anche persone che si trovano in condizioni territoriali, per esempio le aree interne sono una sfida particolare, le isole". Un quadro che, avvertono gli esperti, impone di colmare le disuguaglianze di genere e territoriali per garantire cure più tempestive ed efficaci in tutto il Paese.
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