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Cronaca
75 anni di notizie, l'AGI festeggia al Gazometro
Oggi 01-12-25, 19:30
AGI - Settantacinque anni di notizie, di scoop e di flash – gli ultimi due hanno segnato la storia: la morte di Papa Francesco e l'elezione di Papa Leone XIV – ma anche di passaggi cruciali per il Paese, di trasformazioni tecnologiche e culturali. È questo il patrimonio che l'AGI ha celebrato oggi al Gazometro di Roma festeggiando i suoi 75 anni. Un compleanno importante, segnato dalla presenza di istituzioni, personaggi della politica e della cultura e dal calore di una comunità professionale che da tre quarti di secolo nutre l'informazione italiana. Al centro della scena, la direttrice Rita Lofano, salutata e celebrata da più parti come la guida di una nuova stagione dell'agenzia. "Il web ha rivoluzionato l'informazione, ma ci ha anche offerto un'opportunità", ha spiegato ai cronisti prima di salire sul palco, sottolineando che il linguaggio può cambiare, diventare più immediato, più diretto, ma il ruolo dell'agenzia rimane lo stesso: dare notizie tempestive e veloci, verificate e credibili". Un messaggio chiaro, pronunciato con quella visione pragmatica che molti oratori hanno voluto sottolineare dal palco. Il messaggio di Mattarella e Meloni Ad aprire l'evento, il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con cui ha ricostruito la storia dell'agenzia, sin dalla sua nascita: "Dal 1950 la nuova agenzia si è subito caratterizzata per uno stile incisivo e moderno, capace di raccontare e accompagnare la Ricostruzione. Sospinta dopo pochi anni da Enrico Mattei, la sua vocazione è stata quella di raccontare i principali fatti dell'economia e della politica italiana nella prospettiva internazionale". Un ruolo che, sottolinea il Capo dello Stato, resta fondamentale anche oggi: "Dinamismo e lungimiranza, professionalità e affidabilità sono doti necessarie per affrontare le nuove sfide poste dall'intelligenza artificiale. Il mio augurio è che l'Agenzia Italia prosegua nei prossimi decenni con il prestigio e la vivacità della sua lunga storia". Un messaggio è stato inviato anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier, dopo aver rivolto gli auguri, si è soffermata su uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana: "È stata l'AGI, il 16 marzo 1978 alle 9.28, la prima agenzia di stampa a dare la notizia del rapimento di Aldo Moro. Quel take ha segnato uno spartiacque nella nostra memoria collettiva". Meloni ha poi sottolineato il valore del giornalismo libero e credibile: "Un'informazione di qualità costituisce un valore insostituibile per la nostra democrazia. Se invece diffonde notizie false per fini ideologici rende un pessimo servizio ai cittadini. La libertà di stampa è un bene prezioso, da difendere ogni giorno", ha sottolineato Meloni. Il dialogo tra Rita Lofano e Antonio Tajani Uno dei momenti centrali della mattinata è stato il dialogo sul palco tra Lofano e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, un confronto che ha attraversato la guerra in Ucraina, le tensioni internazionali, il dibattito interno sul referendum sulla giustizia e il ruolo di Forza Italia nel governo. Un colloquio che ha acceso l'attenzione del pubblico e riportato al centro la funzione dell'informazione come ponte tra diplomazia, politica e cittadini. Scendendo dal palco, Tajani ha voluto rivolgere all'AGI un augurio che suonava come un riconoscimento di sostanza: "Buon compleanno. Quando un'agenzia di stampa va avanti e vive a lungo vuol dire che fa un buon lavoro. L'AGI è un prezioso collaboratore del ministero degli Esteri. Sono contento di una scelta fatta in base alla vostra professionalità". Gli interventi istituzionali e le sfide dell'editoria Nel corso della mattinata si sono succeduti anche una serie di brevi interventi istituzionali. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha ringraziato l'agenzia, il suo amministratore delegato Giuseppe Macchia e la direttrice Rita Lofano, per il ruolo svolto e i giornalisti per "avere raccontato gli eventi civili della città", sottolineando come la stabilità editoriale garantita da Eni abbia consentito all'AGI di "unire racconto e innovazione tecnologica". Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha definito l'AGI "un patrimonio di tutta la comunità", ribadendo che "la libertà di stampa è libertà di espressione e di pensiero". La capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, dialogando con la direttrice, si è invece concentrata sul ruolo dell'informazione e sulle sfide politiche attuali, ma anche sulla politica interna e sul futuro del centrosinistra. Ruolo del giornalismo analizzato anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Alberto Barachini, il quale ha invitato a non "rassegnarsi al declino dell'editoria", ricordando che "il futuro dell'informazione è la lettura del contesto". Poi, la presidente dell'Antimafia Chiara Colosimo ha invece ringraziato l'AGI per un giornalismo "coraggioso", ricordando "il diritto alla verità" e figure come Giancarlo Siani e la piccola Angelica Pirtoli, uccisa dalla Sacra Corona Unita nel 1991. Infine, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha richiamato l'importanza di "un linguaggio corretto" e di politiche inclusive, ricordando che "il 17% delle persone senza lavoro è composto da persone con disabilità". La storia profonda e la capacità di cambiare A margine dell'evento, il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervistato dai giornalisti, ha richiamato la storia profonda dell'agenzia: "Conosco bene la sua storia che parte dal 1950. L'Agenzia Italia divenne uno strumento per raccontare la realtà del Paese senza dipendere da un'informazione condizionata dagli interessi dell'industria privata". Un apprezzamento speciale è stato rivolto alla direttrice: "L'Agi affronta le sfide del mondo moderno con grande professionalità, grazie anche al lavoro di Rita Lofano". Alla fine, tra un brindisi e un take letto sul telefonino – perché un'agenzia lavora sempre, anche durante la propria festa – un'idea sembrava mettersi al centro della ricorrenza: se l'AGI è arrivata a 75 anni in questa forma, molto del merito è della sua capacità di cambiare senza mai tradire se stessa.
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