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Politica
A 50 anni da "Amici miei" la Camera celebra Ugo Tognazzi
Oggi 05-12-25, 20:45
AGI - Lo scolapasta d'oro, trofeo del torneo di tennis di Torvaianica, è probabilmente l'emblema del Tognazzi pensiero. Un trofeo dissacratorio, ironico e per certi versi grottesco come i personaggi interpretati dal suo ideatore. A ricordare uno dei grandi mattatori del cinema italiano c'erano oggi alla Camera gli amici, i figli, i colleghi di Ugo Tognazzi, il "Conte Mascetti" di cui ricorrono i cinquant'anni dalla prima apparizione sul grande schermo. Un pomeriggio in cui si sono alternati video, spezzoni di film e documentari, fotografie, ricordi, a volte di una comicità irresistibile. Il lato permaloso di Ugo Tognazzi Come quando Marco Risi, figlio del grande Dino, racconta un aspetto insospettabile del Tognazzi uomo. "Era molto permaloso. Era noto il suo rapporto difficile con Nino Manfredi, a cui invidiava di aver diretto dei film di successo, come 'Per grazia ricevuta'. Mio padre lo chiamò al telefono e gli disse di aver visto il film, aggiungendo subito dopo che la recitazione di Nino non era un granché e che le uniche parti buone erano quelle in cui Manfredi non appariva. 'Peggio', rispose Ugo, 'perché vuol dire che da regista è bravo". Una volta, poi, Dino Risi disse a una comparsa di andare a chiedere l'autografo a Ugo Tognazzi, ma di ringraziarlo dicendo "Grazie signor Manfredi". Il risultato fu esplosivo: "Si arrabbiò moltissimo", racconta Marco Risi, "non era proprio il tipo da reggere a questi scherzi". Ricky e Gianmarco Tognazzi confermano. L'umanità e la comicità di Tognazzi Ma Ugo era anche altro. Era un uomo dotato di una grande umanità. Milena Vukotic, che in Amici Miei interpretava la moglie del Conte Mascetti, ricorda quando, in un momento di difficoltà professionale, si rivolse a Tognazzi: "Ci fu una telefonata di grande umanità e confidenza, mi aiutò a cercare un'agente, che allora non avevo". Quasi inevitabilmente, però, a ogni ricordo in cui si affaccia della malinconia, ne segue un altro di una comicità esilarante. Un meccanismo che sembra riprendere alcuni passaggi della carriera di Tognazzi, da Giulio Basletti di Romanzo Popolare al Conte Mascetti. Le cene di Ugo Tognazzi e gli scherzi sul set "Alla fine delle riprese de La Terrazza", racconta Vukotic, "facemmo la famosa cena, quella in cui Ugo cucinava e che c'era sempre alla fine di un film girato con lui. Era sempre attorniato da donne molto belle con abiti e pettinature molto ricercate. Lui aveva preso questa bomboletta piena d'acqua, si appostava dietro a una di queste signore e fingeva di starnutire facendo partire lo spruzzo d'acqua che gettava il panico fra le donne". La goliardia a Torvaianica e le immagini iconiche I punti più alti di questa vena goliardica Tognazzi li toccò in quello che era il suo mondo, la casa di Torvaianica, nel villaggio che oggi porta il nome dell'attore. Il torneo di tennis, con quel trofeo improbabile ma ambitissimo dai colleghi e dagli amici che partecipavano. Il doppio misto con Panatta: Tognazzi e Paolo Villaggio in completo bianco da donna, con tanto di parrucche sono immagini divenute iconiche. Come lo sguardo e i baffi sopra il sorriso sornione che campeggiano sull'Aula dei Gruppi Parlamentari.
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