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Cronaca
A Città di Castello si apre la caccia al tartufo
Oggi 28-09-25, 02:56
AGI - Tutti pazzi per la 'trifola', il prelibato tartufo bianco tanto desiderato da 'cavatori' e buongustai. Città di Castello (Perugia), una fra le capitali nazionali del prelibato e profumato prodotto della terra, è ai nastri di partenza della stagione di raccolta autunnale e invernale che, calendario alla mano, si apre domani, domenica 28 settembre in Umbria, ultima domenica del mese. Appuntamento da non perdere la '45esima edizione del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato', da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre nel centro storico di Città di Castello. Se c'è un posto unico in Italia dove si respira il profumo e si mangia tartufo tutto l'anno, nelle sue irresistibili quattro varianti stagionali, dove nasce una trifola su tre che arriva sulle tavole di tutto il mondo grazie agli oltre 1.000 cavatori, i tartufai del territorio e ai quasi 3.000 cani, campioni del fiuto, protagonisti straordinari di una tradizione plurisecolare, questo posto è senza dubbio il territorio del comprensorio altotiberino. Statistiche e ricerche degli ultimi anni confermano questo primato a partire dall'incidenza dei "cavatori" in possesso di regolare tesserino rispetto agli abitanti: Città di Castello si piazza ai primi posti a livello nazionale. E la presenza dei tartufai è in continua crescita.Accanto agli aspiranti "tartufai", quasi a volerli proteggere e coccolare, ci sono i veterani del "vanghino", capitanati dal presidente dell'Associazione Tartufai Alto Tevere (fondata nel 1986), Andrea Canuti. Nel rinascimentale centro storico della città, fra piazze, scorci "mozzafiato" e palazzi, il gusto la passione, sperimentazione e innovazione, cultura e tradizione saranno i protagonisti del Salone Nazionale Bianco Pregiato che apre a fine ottobre. Sarà il week-end del gusto con il centro storico vero regno della trifola dal profumo inebriante e inconfondibile che guiderà e attirerà i visitatori nei luoghi della città piu' carichi di fascino e testimonianze artistiche. Piazze e giardini incorniciati dalle dimore custodi delle opere dei maestri del Rinascimento e della contemporaneità, Raffaello Sanzio, Luca Signorelli e Alberto Burri, saranno i punti cardinali sulla bussola di buongustai e curiosi. I visitatori avranno l'opportunità di incontrare grandi chef, esperti di enogastronomia, aspiranti cuochi provenienti dal mondo della scuola, che saranno protagonisti di show cooking, laboratori e conversazioni. Nei ristoranti si potranno degustare piatti al tartufo con menu' speciali, lo street food con i sapori della cucina tipica italiana, umbra e internazionale popolerà vicoli e piazze insieme a una vasta scelta di prodotti agroalimentari a chilometro zero. Irresistibili le tagliatelle tirate a mano con in matterello da mani e braccia sapienti e gli gnocchi di patate di Pietralunga cosparsi di prelibata trifola: proverbiali i piatti della tradizione, quasi leggendari, quelli preparati per tanti anni nel corso delle varie edizioni della rassegna dallo chef Pierluigi Manfroni, il preferito da vip e volti noti del cinema, spettacolo e jet set internazionale, Monica Bellucci in testa di casa a Città di Castello. A detta degli esperti del settore, qualità e anche quantità con ogni probabilità garantiranno una stagione di grandi soddisfazioni a tavola. Per i prezzi è ancora presto per fare previsioni. "Il nostro tartufo bianco e gli altri prodotti del bosco non temono confronti - dichiarano il sindaco il sindaco, Luca Secondi, l'assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, del comune di Città di Castello ed il Presidente dell'Ente Fiera Nazionale Bianco Pregiato, Lazzaro Bogliari - che sottolineano anche l'aspetto "legato alla promozione e valorizzazione culturale, artistica e ambientale del comprensorio e dell'Umbria, grazie alla presenza del tartufo in tutte le stagione, un elemento identitario che fa parte del patrimonio, sociale, culturale, tradizionale della città con importanti risvolti economico-occupazionali". "I tartufai e i loro straordinari cani, razze impareggiabili - proseguono - sono i veri protagonisti assieme agli altri soggetti della filiera di questo importante settore agro-alimentare che contribuisce a elevare immagine e promozione del nostro territorio anche attraverso un'attività, quella del tartufaio, propria della nostra storia e delle nostre tradizioni".
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