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Cronaca
A meno di 18 anni mette a segno una truffa da 15 mila euro
Oggi 03-12-25, 15:10
AGI - Non somiglia di certo al Leonardo Di Caprio di "Prova a prendermi", ma le premesse per seguire le orme di un giovane Frank Abagnale ci sarebbero. Del resto una truffa da 15 mila euro prima di festeggiare i 18 anni, non è cosa da poco. Lo hanno trovato gli agenti della Polizia ferroviaria di Firenze. Aveva una busta pesante tra le mani e si aggirava nei pressi della stazione di Santa Maria Novella. Quando ha visto gli agenti che stavano per avvicinarsi ha cercato maldestramente di nascondere tra le gambe la busta. Gli agenti si sono avvicinati chiedendogli se avesse bisogno di qualcosa ma il malloppo era troppo pesante per non essere notato con sospetto dai poliziotti. La scoperta della truffa Il ragazzino ha provato a spiegare che doveva partire subito per Napoli, ma quell'atteggiamento un po' goffo, un po' strano ha spinto gli agenti a voler andare a fondo. Hanno chiesto al ragazzo di mostrare il contenuto della busta ed è saltato fuori il tesoretto nascosto in un giubbotto. Anelli, bracciali e collane erano riposti anche in contenitori con tanto di indicazioni di una gioielleria. E partendo proprio da quell'indicazione gli agenti hanno rintracciato le vittime di una truffa. La storia è stata poi ricostruita e vede coinvolta una coppia di cinquantenni, raggiunti da più telefonate da un uomo che si spacciava per ufficiale delle forze dell'ordine. Nelle conversazioni, l'ufficiale ha raccontato ai coniugi che la targa dell'auto intestata al marito era stata clonata e utilizzata per consumare una rapina. L'ufficiale ha invitato l'uomo a recarsi urgentemente in un ufficio non proprio vicino per la denuncia e gli accertamenti investigativi. Il lieto fine Un pretesto perfetto per far allontanare il marito e telefonare ancora per convincere la moglie a raccogliere quanto di prezioso avesse in casa e a stilarne l'elenco per consegnare tutto a un delegato del tribunale che da lì a poco l'avrebbe raggiunta a casa, come è accaduto. La storia ha però un lieto fine: la donna ha riconosciuto i suoi gioielli in quelli recuperati dalla Polizia Ferroviaria di Firenze.
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