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Cronaca
Aggiudicata la realizzazione del Termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba
Ieri 07-05-25, 19:26
AGI - È stata aggiudicata in via definitiva al Raggruppamento di imprese guidato da Acea Ambiente con Suez Italy, Kanadevia Inova, Vianini e Rmb la realizzazione del termovalorizzatore di Roma, previsto nell'area industriale di Santa Palomba. Il via libera è arrivato a seguito della validazione tecnica del progetto da parte della società di certificazione incaricata. Roma Capitale e RenewRome, la società che gestirà l'impianto per i prossimi 33 anni, hanno firmato anche il contratto di concessione. Nei prossimi giorni sarà avviato il procedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) che sarà gestito dalla struttura commissariale e che vedrà la partecipazione di tutti gli enti competenti. L'apertura dei cantieri per la realizzazione dell'impianto è prevista entro l'estate. Il nuovo impianto sarà in grado di trattare 600mila tonnellate all'anno di rifiuti indifferenziati e non riciclabili e sarà alimentato da conferimenti su rotaia. Grazie ad un investimento di 1 miliardo di euro, la Capitale potrà finalmente avere la certezza degli sbocchi per lo smaltimento dei rifiuti a un costo inferiore rispetto a quello attuale per il trasporto in Italia o all'estero. Il termovalorizzatore, inserito nel Piano rifiuti approvato nel 2023 che punta al raggiungimento del 70% di raccolta differenziata, riducendo a zero il ricorso alle discariche, è stato progettato per integrarsi in modo funzionale con l'intero ciclo della differenziata.Il progetto prevede la realizzazione di un Parco dell'Economia Circolare, un'area attrezzata con spazi per la ricerca, coworking, una serra, un giardino pubblico e una torre panoramica alta oltre 70 metri. Saranno costruiti anche quattro impianti ausiliari per il recupero delle ceneri pesanti, un impianto fotovoltaico, una rete di teleriscaldamento e un sistema sperimentale per la cattura della Co.Le tecnologie adottate, le più avanzate attualmente esistenti, garantiranno un impatto ambientale estremamente contenuto: le emissioni saranno nettamente inferiori ai limiti fissati dalle direttive europee e dalle Best Available Techniques (Bat) e all'inquinamento provocato dal traffico di una strada. L'impianto produrrà energia termica ed elettrica (65 MW complessivi) sufficiente ad alimentare circa 200mila famiglie e permetterà il recupero di circa 10mila tonnellate di acciaio, 2mila di alluminio e 1.600 di rame ogni anno. L'intervento rappresenta anche una straordinaria opportunità di rigenerazione urbana per l'area industriale di Santa Palomba, con un miglioramento dell'accessibilità, dei servizi e delle infrastrutture. "Con questa aggiudicazione compiamo un passo in avanti decisivo per realizzare una gestione del ciclo dei rifiuti autonoma, moderna e sostenibile che Roma attendeva da troppo tempo", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Il termovalorizzatore - ha aggiunto - insieme alla nuova rete di impianti per il riciclo della frazione organica e di carta e plastica, consente di superare un sistema inefficiente ed inquinante basato su discariche e su trasferimenti costosi verso impianti lontani. Siamo ora nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, e di trattare in modo sicuro la frazione residua con tecnologie all'avanguardia in grado di ridurre di oltre il 90% l'impatto ambientale del ciclo dei rifiuti di Roma". Comitati, area Santa Palomba è inidonea "Gualtieri ha speso sette milioni e mezzo dei Romani per far comprare ad Ama un terreno dove l'inceneritore non può essere costruito in quanto l'area è inidonea". È quanto dichiara in una nota l'Unione dei comitati contro l'inceneritore. "Santa Palomba è da dichiarare area ad elevato rischio di crisi ambientale a termini della legge regionale n.13/2019, le cui competenze esclusive restano infatti saldamente in capo alla Regione Lazio. L'area è inidonea - prosegue la nota dell'Unione dei Comitati perché Santa Palomba ospita in pochi km quadrati quattro dei diciannove impianti a rischio di incidente rilevante esistenti in tutta la Regione Lazio. Domani stesso metteremo a disposizione del Comune di Pomezia la proposta di deliberazione che avvia l'iter per la dichiarazione di area a elevato rischio di crisi ambientale. Procedimento che si caratterizza a norma dell'articolo 2, comma 2, della legge 13/2019 per essere privo di qualsiasi valutazione discrezionale da parte della Regione Lazio. La proposta sarà consegnata nelle mani della Sindaca di Pomezia Veronica Felici in occasione della presentazione del Libro l'Inceneritore di Roma una scelta sbagliata che si terra' sabato 10 maggio presso la libreria Odradek di Pomezia. I progetti di Gualtieri su Santa Palomba - concludono dall'Unione dei comitati contro l'inceneritore - finiscono oggi nel giorno in cui annuncia l'aggiudicazione definitiva alla cordata di imprese guidate da Acea".
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