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Estero
Al via i colloqui in Egitto tra Israele e Hamas. L'ultimatum di Trump: "Agire subito o ci ...
Oggi 06-10-25, 09:37
AGI - Sono previsti oggi in Egitto colloqui indiretti tra Israele e Hamas con l'obiettivo di liberare tutti gli ostaggi detenuti a Gaza e porre fine a due anni di devastante guerra nei territori palestinesi. Le trattative si svolgono nella località turistica di Sharm el-Sheikh, alla vigilia del secondo anniversario dell'attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese Hamas contro Israele. Tel Aviv reagì con una campagna militare nella Striscia di Gaza che ha causato decine di migliaia di morti. Le trattative sono riprese su impulso del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha esortato i negoziatori delle due parti in conflitto a muoversi "molto rapidamente", dopo aver inviato in Egitto il suo inviato Steve Witkoff e suo genero Jared Kushner. Annunciato il 29 settembre, il piano statunitense prevede un cessate il fuoco, il rilascio entro 72 ore dei 47 ostaggi ancora trattenuti dopo l'attacco del 7 ottobre, il ritiro graduale dell'esercito israeliano da Gaza e il disarmo di Hamas. Trump, che ha dichiarato di voler completare la prima fase - il rilascio degli ostaggi - questa settimana, ha avvertito Hamas che "non tollererà alcun ritardo". Le parole di Trump: "Agire velocemente" Il tycoon ha definito "molto positivi" i colloqui che si sono svolti finora per porre fine alla guerra a Gaza, ma ha avvertito che la tempistica è essenziale e che bisogna "agire velocemente" se si vuole evitare "un enorme spargimento di sangue". "Ci sono stati colloqui molto positivi con Hamas e con Paesi di tutto il mondo (arabi, musulmani e tutti gli altri) questo fine settimana - ha scritto il presidente Usa sul Truth -, per liberare gli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza ma, cosa ancora più importante, per cercare finalmente da tempo la PACE in Medio Oriente". I colloqui "hanno avuto molto successo e stanno procedendo rapidamente". I team tecnici "si incontreranno di nuovo lunedì, in Egitto, per elaborare e chiarire gli ultimi dettagli". "Mi è stato detto - ha concluso Trump - che la prima fase dovrebbe essere completata questa settimana e chiedo a tutti di AGIRE VELOCEMENTE. Continuerò a monitorare questo "conflitto" secolare. IL TEMPO È ESSENZIALE O SEGUIRÀ UN ENORME SPARGIMENTO DI SANGUE - QUALCOSA CHE NESSUNO VUOLE VEDERE!". Hamas e Israele: pronte allo scambio Ieri la fazione palestinese ha dichiarato di essere "intenzionata ad avviare immediatamente il processo di scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi detenuti da Israele". Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato oggi l'invio dei suoi negoziatori a Sharm el-Sheikh. La delegazione di Hamas, guidata da Khalil Al-Hayya, è arrivata al Cairo domenica sera. I colloqui preliminari e il ruolo di Al-Hayya Secondo un alto funzionario di Hamas, questa mattina sono previsti colloqui preliminari nella capitale egiziana con mediatori egiziani e qatarini, prima dell'inizio dei negoziati veri e propri. Il tavolo è il primo a coinvolgere Al-Hayya dall'attacco israeliano a Doha del mese scorso che aveva l'obiettivo di uccidere lui e altri leader del gruppo islamista, un raid che aveva fatto deragliare il processo negoziale. Le richieste di Hamas Hamas chiede a Israele di sospendere tutte le operazioni militari e la sorveglianza aerea in tutta la Striscia di Gaza e di ritirarsi da Città di Gaza. I miliziani palestinesi e i loro alleati hanno promesso, in cambio, di "cessare le loro operazioni militari". La posizione di Israele Nonostante le richieste di Trump di una interruzione "immediata" dei bombardamenti, l'esercito israeliano ha continuato i suoi attacchi su Gaza, uccidendo quasi 60 persone nelle giornate di sabato e domenica, secondo fonti palestinesi. Netanyahu ha promesso il suo sostegno al piano di Trump, ma ha avvertito che il suo esercito rimarrà nella maggior parte della Striscia di Gaza, di cui controlla circa il 75%. Il nodo del disarmo e le minacce Nella sua risposta al piano Usa, Hamas, da parte sua, non ha menzionato la questione del suo disarmo, un punto chiave della proposta di Trump, e ha insistito sul "ritiro totale israeliano". Il piano, tuttavia, esclude qualsiasi ruolo per Hamas "nella governance di Gaza" e prevede l'esilio dei suoi combattenti. Se i negoziati falliranno, "riprenderemo la lotta", ha avvertito il Capo di Stato Maggiore israeliano, Eyal Zamir.
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