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Economia e Finanza
Anche Calvin Klein e Tommy Hilfiger nella black list di Pechino
Oggi 04-02-25, 10:57
AGI - Anche Calvin Klein e Tommy Hilfiger sono finiti nella black list di Pechino all'interno dell'ampia lista di misure contro le imprese statunitensi dopo l'entrata in vigore di ulteriori dazi sulle merci cinesi. Nel mirino, anche Google e i produttori di attrezzature agricole e di altri macchinari. Lo ha comunicato il Ministero del Commercio cinese che ha inserito nell'elenco delle "entità inaffidabili" la PVH Corp, holding di marchi come Calvin Klein e Tommy Hilfiger, e anche l'azienda statunitense di biotecnologie Illumina. Le due società hanno adottato quelle che sono state definite "misure discriminatorie nei confronti delle imprese cinesi" e hanno "danneggiato" i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi. Le aziende aggiunte alla lista nera possono essere soggette a multe e a un'ampia gamma di altre sanzioni, tra cui il blocco degli scambi commerciali e la revoca dei permessi di lavoro per il personale straniero. PVH era già stata messa sotto osservazione dalle autorità di regolamentazione cinesi per una condotta "impropria" legata alla regione dello Xinjiang. In generale, la Cina imporrà dazi doganali del 15% sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti a partire dal 10 febbraio. Dazi doganali del 10% saranno applicati anche alle importazioni di petrolio americano e ad altre categorie di beni provenienti dagli Stati Uniti: macchinari agricoli, grandi veicoli sportivi e furgoni e merci che potrebbero avere un impatto su aziende statunitensi come Caterpillar e Deere & Co. Secondo i dati doganali cinesi, l'anno scorso le vendite di petrolio e carbone dagli Stati Uniti alla Cina hanno totalizzato l'equivalente di 7 miliardi di dollari, un mercato importante per gli esportatori americani. Ma per la Cina questa cifra è insignificante rispetto alle importazioni di energia dalla Russia (oltre 90 miliardi di dollari l'anno scorso). Pechino ha anche presentato una nuova serie di restrizioni sulle esportazioni di diversi metalli e metalloidi critici utilizzati nell'industria e nell'alta tecnologia: tungsteno, tellurio, bismuto, molibdeno, ecc. Infine, l'Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato ha aperto un'indagine antimonopolio contro il gigante tecnologico americano Google.
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