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Estero
Barcellona invita le città a fare rete contro il cambiamento climatico
Oggi 05-11-25, 01:28
AGI - Barcellona è pronta a condividere con le altre città le sue strategie per combattere il cambiamento climatico. Lo ha detto a Rio de Janeiro, dove si sta tenendo la Cop30, Laia Bonet, vicesindaco del comune della città catalana. Barcellona nel 2027 porterà a compimento delle simulazioni per preparare la città ad affrontare al meglio i rischi del caldo estremo. "Condivideremo i risultati affinché altre città, con le loro adattamenti, siano anch'esse preparate per le situazioni di emergenza che si verificheranno con temperature estreme che sappiamo arriveranno", ha detto a EFE Bonet. La consigliera ha presentato a circa 300 autorità municipali e regionali che partecipano al Vertice Mondiale dei Sindaci, l’evento a Rio de Janeiro che precede la COP30, la conferenza climatica che il Brasile ospiterà dalla prossima settimana nella città amazzonica di Belém. L’obiettivo della simulazione è poter rilevare la capacità di risposta della città a una situazione estrema di temperatura, studiare cosa accade con elementi chiave come le infrastrutture o le comunicazioni se si raggiungessero picchi estremi di temperatura e identificare i punti deboli per sviluppare strategie per migliorare la resilienza. Al Vertice dei sindaci, Barcellona si è unita alla creazione dell’Acceleratore delle Città Fresche, un’iniziativa alla quale partecipano 33 città che si sono impegnate ad adottare misure urgenti e coordinate per proteggere i propri cittadini e adattare gli spazi urbani a un futuro previsto più caldo. "A Barcellona stiamo lavorando in modo coraggioso e ambizioso per implementare politiche concrete che ci aiutino, da un lato, a ridurre gli effetti del cambiamento climatico e, dall’altro, a mitigare gli effetti del cambiamento climatico nel contesto urbano", ha detto. Ha assicurato che le politiche adottate mirano non solo alla trasformazione ma anche all’adattamento della città a scenari previsti, ad esempio, per l’aumento del caldo a livelli estremi. Secondo Bonet, una delle proposte è il simulacro che Barcellona realizzerà nel primo trimestre del 2027 e che mobiliterà tutti gli attori possibili, dal Comune e gli operatori dei servizi e i soccorritori fino alle associazioni di quartiere e agli stessi abitanti della città. "Nel momento in cui si verificheranno questi scenari di aumento delle temperature, tutti devono essere preparati e sapere cosa devono fare", ha detto. Ha aggiunto che, oltre a preparare la città per una possibile emergenza sanitaria e una forte domanda dei servizi sanitari, il simulacro valuterà anche come resisteranno le infrastrutture della città, come il pavimento, le reti elettriche o i binari. "Ricreeremo inizialmente gli effetti di uno scenario di temperature estreme, di oltre 45 gradi centigradi in modo sostenuto o di picchi di 50 centigradi, nel quale attiveremo rifugi climatici nelle scuole, distribuiremo acqua, assisteremo i più vulnerabili in un’emergenza che durerebbe diversi giorni", ha spiegato. Il Comune, ha aggiunto, realizzerà anche un'altra simulazione, più operativa, per verificare come funzionerebbe un gabinetto di crisi nel quale parteciperebbero tutti gli attori e si coordinerebbe ciò che ciascuno deve fare.
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