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Sport
Binaghi: "Il successo del tennis azzurro? No clientelismo, no nepotismo"
Ieri 24-11-25, 09:02
AGI - "Abbiamo raso al suolo e ricostruito tutto sulla base del riconoscimento dei meriti, in campo e fuori. È semplice, ma se uno lo vuole fare se ne deve fregare dell'aspetto politico. Noi facciamo solo efficienza, non facciamo clientelismo, nepotismo e non ci piace aiutare gli amici": parole di Angelo Binaghi, presidente della FITP, che a 'Radio anch'io sport' su Rai Radiouno ha svelato il segreto del tennis azzurro dopo la conquista della terza Coppa Davis consecutiva. "Continuare a lavorare con i piedi per terra è un buon proposito", ha aggiunto, "penso che nei prossimi 10 anni continueremo a toglierci grandi soddisfazioni". Aneddoti e retroscena sulla vittoria Poi Binaghi ha rivelato un aneddoto: "Sinner aveva detto due anni fa a Berrettini, allora infortunato, che l'avrebbero vinta insieme la Coppa Davis. Berrettini lo ha detto a Cobolli, sarei curioso di sapere Cobolli ora a chi lo ha detto, ma so che lo troverà". E un episodio personale: "Con questa Davis mi sono fatto un altro nemico - ha ammesso Binaghi -. A un mio caro amico non ho dato l'unico biglietto omaggio che mi ha chiesto. So che capirà". Il ruolo della Rai e l'impatto nazionale "Dobbiamo ringraziare la Rai e il suo amministratore delegato che ha creduto in noi e che ha trasmesso la Coppa Davis sulla prima rete della tv pubblica - ha proseguito ancora il presidente della FITP -. Credo che abbia vinto anche lui una grande scommessa, ha fatto emozionare gli italiani tramite i successi dei nostri ragazzi. Finalmente il tennis paralizza Raiuno, rinvia il Tg, non succedeva dai tempi di Tomba. Per noi questo è un grande sogno". Obiettivi futuri e longevità degli atleti "I ragazzi e le ragazze devono vincere in campo. Per noi, come dirigenti, questa è forse la più grande vittoria degli ultimi dieci anni. Dobbiamo fare questo e questa volta ci siamo riusciti - ha sottolineato Binaghi -. Tra i nostri obiettivi c'è quello di rendere longevi tennisti come Berrettini e Errani, guide per queste due generazioni che hanno un cuore grande così, che hanno grandi principi e lottano per regalare emozioni agli italiani", ha concluso.
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