s
Politica
Castel Sant'Angelo 'contro' Antonianum, torna il duello tra Meloni e Schlein
Oggi 04-12-25, 15:43
AGI - In mancanza del faccia a faccia ad Atreju, il 14 dicembre la sfida fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein sarà a distanza. La premier all'ombra di Castel Sant'Angelo, location che ha ospitato la kermesse della destra italiana anche nel 2023. La segretaria Pd all'Auditorium Antonianum per la relazione all'assemblea nazionale del partito. Tra le due appena sette chilometri. Una passeggiata. L'assise dem La convocazione dell'assise dem è arrivata mercoledì 3 dicembre, portandosi dietro una scia di sospetti e polemiche interne. Il passaggio, assicurano fonti parlamentari del Pd, non sarà di quelli traumatici. All'ordine del giorno inviato ai 'mille' del Pd figura solo la relazione della leader dem e il due per mille. Nulla che faccia prevedere scossoni, insomma, nemmeno il tanto temuto (dalla minoranza dem) voto per blindare Schlein quale candidata del Pd a Palazzo Chigi. L'appuntamento è alle 10:30. In quelle stesse ore, Meloni terrà il suo intervento di chiusura ad Atreju. Una coincidenza che potrebbe fare pensare a uno 'sgarbo' della dem nei confronti della premier. Un sospetto alimentato dallo scambio tra le due leader sul mancato confronto: prima il 'sì condizionato' di Schlein all'invito di Meloni: "Vado ad Atreju se c'è un confronto con lei"; poi lo 'stop' di Conte: "Anch'io avevo chiesto il confronto e mi è stato detto che il format non lo prevede"; infine la 'mossa' della premier che ha invitato sia Schlein che Conte, per finire con il 'niet' della segretaria e conseguente rammarico del presidente M5s: "Peccato si sia ritirata". Dal Pd, però, viene spiegato che la data è stata stabilita per esigenze molto pratiche: domenica sette cade nel ponte dell'Immacolata quando in tanti, tra i membri dell'assemblea, saranno con le famiglie. Domenica 21 è troppo a ridosso delle feste. Rimane domenica 14, data su cui si ragionava ormai da giorni, almeno dall'iniziativa della maggioranza Pd a Montepulciano. Le due sfide parallele La 'sfida parallela' ne richiama un'altra, andata in scena due anni fa nello stesso periodo dell'anno, il 12 dicembre. Schlein era segretaria da sei mesi, Meloni premier da circa un anno. Allora come oggi, sullo sfondo c'era l'invito ad Atreju recapitato alla leader dem. Che declinava: "Se Meloni vuole un confronto, il luogo deputato è il Parlamento, non una festa di partito", diceva la segretaria dai Tiburtina Studios dove aveva riunito il Partito Democratico, assieme ad esponenti storici come Romano Prodi e Rosi Bindi, per un focus sull'Europa alla vigilia della campagna delle europee 2024. La partita del referendum Vigilia di campagna elettorale anche oggi, ma in gioco c'è il referendum, una prova fondamentale per entrambe le leader. Tanto Schlein quanto Meloni, tuttavia, stanno cercando di non politicizzare l'appuntamento. La premier spiegando che, comunque vada, non avrà ripercussioni sul governo: "Non ci saranno conseguenze, arriveremo a fine legislatura". La segretaria dem mantenendo i fari accesi sulla manovra, senza lasciarsi 'ingoiare' da una campagna che promette di essere lunga. I tempi del congresso del Pd Di sicuro, per Schlein, una eventuale sconfitta potrebbe rendere più concreta l'ipotesi di anticipare il congresso. Uno 'spettro' che al momento un alto dirigente Pd scaccia con decisione: "Ma quale congresso? Contro chi?". Non ci sono competitor che possano insidiare la leadership di Schlein, è il sottotesto. Per un pezzo di Pd, specie all'interno della maggioranza, anticipare i gazebo dem sarebbe tuttavia un modo per puntellare la segretaria anche in vista di una eventuale sconfitta al referendum e preparare al meglio le politiche 2027.
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
