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Cronaca
Chiesta l'archiviazione per il figlio di La Russa
08-04-2025, 19:42
AGI - La procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni dall'accusa di violenza sessuale in due distinti episodi che avrebbero commesso singolarmente nei confronti di una ragazza all'epoca di 22 anni nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2023. Ai due ragazzi, assistiti dagli avvocati rispettivamente dalle coppie di legali Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo e Luigi Stortoni e Alessio Lanzi, è stato notificato, invece, un avviso di chiusura delle indagini preliminari per l'ipotesi di revenge porn in relazione alla diffusione di alcuni video intimi della ragazza realizzati quella notte alla loro cerchia di amici. Perché l'accusa di revenge porn Leonardo Apache La Russa, "dopo averlo realizzato, inviava a Tommaso Gilardoni", su Whatsapp, la notte del 19 maggio 2023, "un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato, ritraente" l'ex compagna di scuola incontrata poco prima nella discoteca Apophis in centro a Milano "mentre si trovavano sul divano all'interno della sua abitazione, senza il consenso della ragazza". E' quanto contesta la procura di Milano. Una contestazione analoga è stata fatta anche per Tommaso Gilardoni che avrebbe inoltrato ad un altro amico, ad agosto 2023, un "video a contenuto sessualmente esplicito" realizzato quella sera. Il presidente del Senato: "La decisione mi conforta" "Dopo uno scrupoloso e dettagliato esame di ogni aspetto di questa vicenda, la decisione dei magistrati inquirenti di chiedere al gip l'archiviazione dell'accusa di violenza sessuale mi conforta nell'idea che ho sempre espresso sulla estraneità di mio figlio ai fatti contestati che hanno suscitato un grande clamore mediatico". Lo afferma in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa. La difesa di Leonardo Apache, "siamo soddisfatti" "Siamo molto soddisfatti per questo risultato che arriva dopo un'indagine particolarmente lunga e accurata. Abbiamo sempre confidato in una serena e obiettiva disamina dei fatti da parte degli inquirenti. Quanto alla contestazione residua, ci confronteremo responsabilmente con l'autorità giudiziaria con lo stesso rispettoso approccio che ha contraddistinto La nostra linea difensiva". Così in una nota gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, legali di Leonardo Apache La Russa, in relazione alla richiesta di archiviazione dall'accusa di violenza sessuale formulata dalla procura che invece contesta al ragazzo l'ipotesi di reato di revenge porn per la diffusione di un video intimo di un rapporto avuto con la presunta vittima senza il consenso della ragazza. La procura, "gli indagati non hanno percepito l'assenza di consenso" "Non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza nel compiere gli atti sessuali". Lo scrivono la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro nella richiesta di archiviazione per Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni indagati per due distinti presunti episodi di violenza sessuale che avrebbero commesso ai danni di una ragazza di 22 anni, ex compagna di scuola del figlio del presidente del Senato, dopo averla incontrata in discoteca la notte del 19 maggio ed essersi trasferita a casa di La Russa. I "gesti compiuti" dalla ragazza che ha denunciato gli abusi sessuali, la "sua reazione agli approcci sessuali", le "risposte pertinenti nelle conversazioni registrate", la "sua capacità di coordinamento nello spazio - si legge in un altro passaggio della richieata di archiviazione -, non denotano in alcun modo quella posizione di asimmetria psicologica o fisica che deve sussistere perché sia configurabile una delle ipotesi di violenza sessuale". Per i pm, i due indagati "superficiali e volgari" Il "comportamento" di Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni - spiegano ancora la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro - "è certamente connotato da una profonda superficialità e volgarità nella modalità di concepire e trattare una ragazza, che viene passata da uno all'altro, con l'unica preoccupazione di farle lavare i denti tra i diversi atti sessuali". Il legale della ragazza, "il caso non finisce qui" "Ad oggi non ho avuto ancora modo di leggere le motivazioni, secondo le quali la procura avrebbe proposto l'archiviazione, ma non vi posso nascondere la mia perplessità. Di certo quelle motivazioni che verranno lette immediatamente dovranno comunque tener conto del fatto che testimoni oculari erano presenti ai fatti e si erano accorti dello stato di alterazione della ragazza. Appare illogico quindi ritenere che altre persone coinvolte ai fatti non si siano accorte, guarda caso di nulla, nemmeno di quello stato di alterazione confusionale della ragazza cosi' descritto accuratamente". Lo ha dichiarato l'avvocato Stefano Benvenuto, legale della ragazza che il 29 giugno 2023 ha denunciato Leonardo Apache La Russa per una presunta violenza sessuale subita il precedente 19 maggio 2023, in merito alla richiesta di archiviazione della procura di Milano per il figlio del presidente del Senato e l'amico Tommaso Gilardoni. "Per i nostri consulenti di parte specializzati in tossicologia forense - ha aggiunto - è pacifico che la ragazza coinvolta, avendo fatto assunzione di cocaina, benzodiazepine, alcol e altre sostanze, non sia stata assolutamente in grado di autodeterminarsi. Detta conseguenza, a detta dei periti di parte, può insorgere fin dalla prima mezz'ora dell'ultima assunzione. Ritengo che queste riflessioni e concatenazioni di eventi debbano essere necessariamente valutate in un attento vaglio dibattimentale alla presenza di tutte le parti coinvolte. Questi motivi - ha concluso l'avvocato Benvenuto - certamente mi indurranno al deposito tempestivo dell'opposizione alla proposta di archiviazione della procura competente. Per noi il caso non è finito qui".
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