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Estero
Da Hegseth a Trump, nasce l'America dei 'guerrieri'
Oggi 30-09-25, 18:37
AGI - Nel discorso ai vertici militari in Virginia, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivendicato il ruolo guida degli Stati Uniti nella Nato e nel panorama globale e lanciato avvertimenti agli alleati Nato, ad Hamas e persino alla commissione che assegnerà il Nobel per la pace. In precedenza, il segretario alla Difesa Pete Hegseth aveva promesso di riparare ai "decenni di degrado" nelle forze armate, attribuendo la colpa a "politici stolti e sconsiderati" e dichiarato la "fine del politicamente corretto", lanciando la nuova stagione dei "guerrieri". L'incontro, organizzato nella base dei marines a Quantico, era stato ordinato da Hegseth la settimana scorsa e ha richiesto la presenza di centinaia di generali e ammiragli che si sono dovuti sobbarcare viaggi di migliaia di chilometri senza neanche sapere di cosa si sarebbe parlato. Molti temevano che ci sarebbero state epurazioni pubbliche degli alti ufficiali non ritenuti fedeli, in realtà il messaggio è stato più largo, anche con avvertimenti sulle condizioni fisiche dei generali. Il Pentagono dichiara guerra agli obesi Il Pentagono, tra i vari punti, ha dichiarato guerra agli obesi. "È una brutta immagine - ha detto il capo della Difesa - vedere generali e ammiragli grassi nelle stanze del Pentagono". Hegseth prima, e Trump dopo, hanno sottolineato il fatto che le forze armate si trovano di fronte a una svolta, in cui il politicamente corretto non sarà piu' la linea guida. Accolto dal silenzio della platea - un fatto insolito per il presidente, che non ha nascosto di essere rimasto sorpreso ("non mi era mai capitato di entrare in una sala silenziosa") - Trump ha sottolineato come i Paesi alleati stiano finalmente aumentando la spesa militare dopo gli avvertimenti di Vladimir Putin, definito "un campanello d'allarme" per gli alleati Nato. Washington, ha detto, sta vendendo grandi quantità di armi americane alla Nato a "prezzi equi" e auspica che anche alleati in Asia e Medio Oriente aumentino le proprie capacità difensive. Nel suo intervento, durato più di un'ora, davanti a una platea silenziosa composta di generali e ammiragli in alta uniforme, il presidente ha lanciato anche un allarme sull'"invasione interna" degli Stati Uniti, paragonandola a un attacco esterno ma più insidiosa perché gli aggressori "non indossano uniformi". Ha esortato a rafforzare la sicurezza interna e a difendere le libertà americane senza compromessi. Trump vuole il Nobel per la Pace Trump ha anche toccato il tema, a lui molto caro, del Nobel per la Pace, ironizzando sul fatto che il premio potrebbe andare a chi "non ha fatto nulla" rispetto agli eventi globali, come le tensioni internazionali e i conflitti, sottolineando invece i risultati concreti dell'amministrazione in termini di diplomazia e sicurezza. Ultima, ma non meno importante, la possibile svolta in Medio Oriente con il piano di pace presentato dal presidente ieri alla Casa Bianca e che Hamas potrebbe accettare. "Devono accettare", ha aggiunto il tycoon. Trump ha ricordato che se "va in porto" l'accordo in Medio Oriente, "avremo risolto otto guerre in otto mesi". "è piuttosto buono", ha aggiunto parlando ai vertici delle forze armate americane. "Nessuno l'ha mai fatto - ha continuato - prenderesti il Nobel? Certamente. Lo daranno a qualche tipo che non ha fatto niente, lo daranno a un tizio che ha scritto un libro sulla mente di Donald Trump e su cosa ci è voluto per mettere fine alla guerra. Quindi il Nobel andrà a uno scrittore". "Ma vediamo cosa succede - ha insistito - sarebbe un grande insulto al Paese. Ve lo dico: io non lo voglio. Voglio che lo ottenga il Paese: dovrebbe essere il Paese a riceverlo, perché non c'è mai stato niente di simile". "Pensateci - ha detto - se questa cosa succede (l'accordo su Gaza, ndr), e credo che succederà, non lo dico alla leggera, perché so più di chiunque altro sui negoziati, è su questo che si basa tutta la mia vita. Ci manca solo una firma, spero che firmino per il loro bene, che creino qualcosa di veramente grande". Secondo il presidente, il rafforzamento degli alleati e della presenza militare americana nel mondo "renderà molto meno probabile" qualsiasi conflitto, grazie alla deterrenza e alla leadership strategica degli Stati Uniti, "avanti di 25 anni a Russia e Cina sui sommergibili". "Fate affidamento su di me - ha detto ai vertici militari - per non andare in guerra. Perché noi non vogliamo la guerra". Ma se dovesse succedere, ha avvertito, "non saremo politicamente corretti per difendere la libertà americana". Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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