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Cronaca
Dal Malawi a Milano per ricevere cure, storia di Eugenio
Oggi 23-10-25, 11:32
AGI - Arriverà i primi di novembre a Milano dal Malawi per ricevere cure. Sarà operato al San Gerardo di Monza, grazie alla disponibilità di un chirurgo maxillo-facciale dell'ospedale monzese e a un accordo di cooperazione sanitaria con Regione Lombardia che coprirà le spese sanitarie. Ha 16 anni e il suo nome è Eugenio, da bambino gli è stato diagnosticato un tumore al viso, benigno ma progressivo, che ora si è esteso anche alla gamba. A una prima operazione si sottopose cinque anni fa a Pisa ma non fu risolutiva, la massa è ricresciuta e così la Comunità di Sant'Egidio si è riattivata per aiutarlo. A Monza quindi Eugenio vivrà per un mese circa, grazie all'ospitalità della Comunità, farà tutti gli esami necessari prima dell'intervento di riduzione e poi si rimetterà qui, accompagnato dal padre Peter e dagli amici della Comunità. Sant'Egidio, per permettere al ragazzo e al suo papà di venire in Italia, ha lanciato anche una raccolta fondi e organizzato una mostra che racconta le attività della Comunità a Balaka, baraccopoli del Malawi dove è nato Eugenio e dove Sant'Egidio gestisce un centro nutrizionale per i bambini della zona intorno a Balaka. "Sant'Egidio è di casa in Africa - racconta Ulderico Maggi della Comunità - c'è una scelta profonda di decenni che nasce da incontri con persone di paesi africani. Il Malawi è uno dei paesi più poveri al mondo, la maggior parte della popolazione è molto giovane e manca lavoro però con l'avvento dei social le persone si sono rese conto che c'è un altro mondo e questo crea più distanza ma anche aspirazioni a una vita più felice". Sant'Egidio è presente in molti paesi in Africa con l'idea di operare con le comunità locali e stare vicino a chi ha bisogno, come i bambini che vivono in strada, i prigionieri nelle carceri, le persone che non hanno accesso a cure adeguate. Come Eugenio, "un'azione che nasce da una storia di legami e amicizia. Aiutateci a sognare, abbiamo bisogno di amici e alleati - è l'appello di Maggi -. Siamo convinti che anche nel caos più totale sia possibile cambiare le cose, non solo quelle piccole ma anche quelle grandi".
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