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Estero
Netanyahu, "non vogliamo annettere la Cisgiordania". Trump, "andrò a Gaza"
Oggi 23-10-25, 16:31
AGI - Israele non intende davvero annettere la Cisgiordania. Lo ha assicurato il premier Benjamin Netanyahu. "Il voto della Knesset sull'annessione è stata una deliberata provocazione politica dell'opposizione per seminare discordia durante la visita del vicepresidente JD Vance in Israele", si legge in una nota dell'ufficio del premier israeliano. "I due progetti di legge sono stati promossi dai membri dell'opposizione della Knesset. Il Likud e i partiti religiosi (i principali membri della coalizione) non hanno votato a favore di queste proposte di legge, fatta eccezione per un membro scontento del Likud, recentemente rimosso dalla presidenza di una commissione della Knesset", si ricorda. "Senza il sostegno del Likud, è altamente improbabile che queste proposte di legge vengano approvate", assicura Netanyahu. Trump: "Se Israele annette la Cisgiordania perde il sostegno Usa" Parole, quelle del premier israeliano, che arrivano poco dopo la pubblicazione di un'intervista rilasciata da Donald Trump a Time Magazine. Il presidente americano spiega che gli Stati Uniti si opporranno ad una eventuale decisione di Israele di annettere la Cisgiordania. "Non accadrà, perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse", afferma il presidente americano. Il capo della Casa Bianca poi rivendica di aver fermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "L'ho fermato perché avrebbe continuato ad andare avanti. Avrebbe potuto andare avanti per anni". Ma "il mondo stava per fermarlo", sottolinea. "Quando ha commesso quell'errore tattico, quello sul Qatar, è stato terribile", ha spiegato Trump ma alla fine "è stata una delle cose che ci ha spinto a metterci tutti insieme" e a fare "quello che deve essere fatto". "Andrò a Gaza e deciderò su liberazione Barghouti" Il presidente Usa annuncia poi l'intenzione di andare a Gaza assicurando il suo impegno per la pace nella Striscia. L'accordo di Sharm el Sheikh prevede la creazione di un Consiglio di Pace, ha ricordato. "Mi hanno chiesto di fare il presidente. Non era qualcosa che volevo fare, ma il Consiglio di Pace sarà un gruppo molto potente di persone, e avrà molto potere in termini di Medio Oriente", rileva Restano nodi da risolvere per la futura leadership palestinese, prevista sempre dal piano. Uno dei candidati più accreditati è Marwan Barghouti che però Israele si rifiuta di liberare dal carcere. Trump ha garantito che se ne occuperà: "Prenderò una decisione". Gli accordi di Abramo Donald Trump è ottimista sul fatto che l'Arabia Saudita sottoscriverà gli Accordi di Abramo entro la fine dell'anno. "Sì, ne sono convinto", dice il presidente americano sempre a Time Magazine. "Credo che siamo molto vicini" a un accordo di normalizzazione dei rapporti tra Arabia e Israele, ha spiegato. "Penso che l'Arabia Saudita prenderà l'iniziativa. Ho grande rispetto e come per il re, come sapete, abbiamo un ottimo rapporto, e penso che l’Arabia Saudita aprirà la strada verso gli accordi di Abramo", insiste Del resto secondo Trump sono caduti i due ostacoli principali che impedivano a Riad di unirsi all'intesa: "Avevano un problema a Gaza e avevano un problema con l'Iran. Ora non li hanno più". E questo vale anche per altri. "Non abbiamo più minacce. C'è la pace in Medio Oriente. E penso che gli Accordi di Abramo inizieranno ad allargarsi molto rapidamente", garantisce.
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