s

Estero
Dear New York: volti e storie al centro della scena a Grand Central
Oggi 07-10-25, 19:38
AGI - Stavolta le “opere d’arte” da visitare nella Grande Mela sono i newyorkesi, con le loro storie, i sogni, la fretta che li accompagna lungo i marciapiedi. Grand Central Terminal, la stazione nel cuore di Manhattan, ne ha viste tante nei suoi 112 anni di vita - milioni di pendolari e turisti, set cinematografici, flash mob - ma mai nulla di simile. Per due settimane, fino al 19 ottobre, lo storico edificio ospita la più grande installazione d’arte pubblica della città degli ultimi decenni, grazie al creatore di Humans of New York, Brandon Stanton, diventato celebre per aver raccontato sui social la vita dei newyorkesi di tutti i giorni. Il progetto Dear New York occupa l’intero terminal, liberando per la prima volta nella sua storia Grand Central da ogni pubblicità. Al posto degli annunci di scarpe e degli avvisi sui treni, oltre 150 schermi digitali si animano con migliaia di ritratti e storie tratte dai 15 anni d’archivio di Stanton, creando quella che gli organizzatori definiscono una “lettera d’amore visiva” alla città. Il cuore dell’installazione è la Main Concourse, dove proiezioni alte 15 metri, ideate con lo scenografo di Broadway David Korins (ha lavorato alla realizzazione dei Hamilton e Dear Evan Hansen), inondano lo spazio centrale. Anche la Vanderbilt Hall partecipa all’evento, ospitando performance dal vivo e nuove opere di artisti emergenti di New York, inclusi contributi di studenti delle scuole pubbliche. Tutto gratuito, giorno e notte. Alle tre di mattino come nell’ora di punta.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0