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Estero
Diritto al rimborso e bagagli fino a 7kg gratis: al Parlamento Ue si discute di trasporto aereo
13-10-2025, 19:11
AGI - La commissione Trasporti e turismo al Parlamento europeo ha adottato le sue linee guida negoziali sulle modifiche ai diritti dei passeggeri aerei dell'Ue con 34 voti favorevoli e due astensioni in cui suggeriscono di mantenere l'attuale diritto al risarcimento dopo un ritardo di tre ore, oltre a chiedere che il bagaglio a mano fino a 7 kg sia gratuito, cosi' come la selezione del posto per bambini fino a 14 anni. Una piccola borsa + un bagaglio fino a 7 kg Nel dettaglio, la posizione negoziale approvata include il diritto di portare a bordo gratuitamente un oggetto personale, come una borsa, uno zaino o un computer portatile, a condizione che possa essere sistemato sotto il sedile anteriore, più un piccolo bagaglio a mano di dimensioni massime di 100 cm (lunghezza, larghezza e altezza combinate) e di peso non superiore a 7 kg. Il diritto al rimborso in caso di ritardo o cancellazioni Gli eurodeputati della Commissione Trasporti sostengono inoltre fermamente le norme vigenti e vogliono mantenere il diritto dei passeggeri aerei a essere rimborsati o riprotetti, e a richiedere un risarcimento in caso di ritardo superiore a tre ore o cancellazione del volo, o in caso di negato imbarco. Per quanto riguarda le condizioni per l'attivazione del risarcimento, gli eurodeputati non sono d'accordo con la richiesta del Consiglio di aumentare il limite massimo di ritardo del volo a quattro o sei ore. Vogliono mantenere un limite massimo di tre ore di ritardo del volo, indipendentemente dalla distanza percorsa. La distanza rileverebbe solo ai fini del risarcimento totale che i passeggeri potrebbero richiedere (da 300 a 600 euro), aggiungono. I passeggeri di voli cancellati o a cui è stato negato l'imbarco godrebbero dello stesso risarcimento. Gli eurodeputati sostengono l'introduzione di un modulo comune per le richieste di risarcimento e rimborso. Intendono inoltre incaricare i vettori aerei di inviare ai passeggeri il modulo precompilato, o di attivare canali di comunicazione automatici alternativi, entro 48 ore dal verificarsi di un'interruzione. I viaggiatori avrebbero un anno di tempo per presentare una richiesta di risarcimento. In caso di negato imbarco, i viaggiatori riceverebbero un risarcimento immediato. Una lista definita di eccezioni al rimborso Gli eurodeputati propongono un elenco definito di eccezioni a queste regole, come calamità naturali, guerre, condizioni meteorologiche o vertenze sindacali impreviste (esclusi gli scioperi del personale delle compagnie aeree), che esonererebbero le compagnie aeree dal pagamento di risarcimenti. Tale elenco è in linea con le sentenze pertinenti della Corte di giustizia europea e verrebbe aggiornato dalla Commissione mediante atti delegati. Infine i deputati della Commissione Trasporti chiedono l'abolizione dei costi per il check-in, sia online che in aeroporto, per la correzione di errori di ortografia nei nomi dei passeggeri o per consentire ai bambini di età inferiore ai 14 anni di sedersi accanto al passeggero che li accompagna. Inoltre, i passeggeri dovrebbero avere il diritto di scegliere tra una carta d'imbarco cartacea o digitale. Il relatore, il parlamento è davvero unito "Di solito, quando una conferenza stampa inizia con 'invio un messaggio chiaro e fortè, non è nè chiaro nè forte se bisogna prima specificarlo. Quando 95 voti in commissione sono a favore e nessuno contrario, penso che questo sia già abbastanza chiaro. Significa solo una cosa: che questo processo non finirà nello stesso modo in cui lo ha avviato il Consiglio. Il Parlamento è davvero unito, e lo dimostriamo. Con il voto di oggi abbiamo diverse linee rosse per cui combattere, e non intendiamo arretrare". Lo ha dichiarato il relatore del Parlamento europeo per il provvedimento sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo, Andrey Novakov, in conferenza stampa dopo il voto della commissione Trasporti. "Siamo piuttosto lontani dal Consiglio, principalmente perchè manca fiducia tra le nostre istituzioni. Sapete quanto abbiamo aspettato la posizione del Consiglio dopo il voto del Parlamento? Ricordate quando il Parlamento ha votato? Era il 2014. Abbiamo aspettato undici anni perchè il Consiglio adottasse la sua posizione. E dopo questi undici anni, hanno scelto una procedura che limita il nostro tempo di negoziazione, il che non mi sembra proprio uno spirito di cooperazione e amicizia", ha aggiunto. "Tuttavia, con tutti i colleghi e relatori che combatteranno insieme per questa causa, credo che possiamo andare avanti, sperando che il Consiglio faccia compromessi e si muova finalmente", ha concluso Novakov.
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