s

Estero
Droni e missili russi in tutta l'Ucraina. Almeno 12 morti. Tajani ammette: "La guerra non finirà in tempi brevi"
Oggi 25-05-25, 09:03
AGI - È di almeno nove morti il bilancio degli attacchi russi che hanno colpito l'Ucraina nella notte appena trascorsa, nel mezzo di un importante scambio di prigionieri tra le due nazioni in guerra che coinvolge mille persone per parte. Quattro persone sono perite nella regione occidentale di Khmelnytskyi, altre quattro hanno perso la vita nella regione di Kiev, attaccata per la seconda notte consecutiva da uno sciame di droni, e un'altra è deceduta a Mykolaiv, nel sud. "Ieri sera la regione di Khmelnytskyi è stata sotto il fuoco nemico russo, che ha causato la distruzione di infrastrutture civili. Purtroppo, quattro persone sono state uccise", ha dichiarato su Telegram Sergiy Tyurin, vicecapo dell'amministrazione militare regionale, che ha inoltre segnalato cinque feriti. Altre quattro persone sono morte e altre 16, tra cui tre bambini, sono rimaste ferite nella regione di Kiev, nel "massiccio attacco notturno", riferiscono i servizi di emergenza della capitale. Un nono uomo è poi rimasto ucciso a Mykolaiv, nel Sud del Paese, dove un edificio residenziale e' stato colpito e altre cinque persone sono rimaste ferite. Attacchi notturni sono stati segnalati anche nella regione di Kherson. Le autorità russe, da parte loro, hanno riferito che una dozzina di droni diretti a Mosca sono stati abbattuti e quattro aeroporti, tra cui il grande hub di Sheremetyevo, sono stati interessati da restrizioni. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che gli attacchi della Russia indicano che Mosca sta "prolungando la guerra" e ha ribadito la richiesta di sanzioni piu' severe. L'attacco coincide con il più ingente scambio di prigionieri tra i due Paesi dall'inizio della guerra. Oggi è prevista la terza fase dell'operazione dopo che venerdì e sabato sono stati rilasciati, rispettivamente, 390 e 307 prigionieri per parte. Tajani: "La guerra non finirà in tempi brevi" Lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina è "un segnale positivo" ma non bisogna "illudersi" in quanto "la guerra non finirà in tempi brevi". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista al Corriere della Sera. "Bisogna esplorare tutte le strade, lavorare a soluzioni per un cessate il fuoco e poi una pace giusta e duratura, anche se mentre lo facciamo cadono ancora le bombe, perché bisogna essere realisti", ha affermato Tajani. "Ma detto questo le pressioni su Putin devono essere raddoppiate, la Russia deve capire che il percorso di guerra va abbandonato". Il vicepremier ha poi sottolineato che "i russi avranno difficoltà a interrompere la guerra perché la loro economia in questo momento si regge moltissimo sull'industria bellica". "E poi non va bruciato il canale aperto con il Vaticano", ha concluso Tajani, "una sede dei colloqui di pace come quella può essere il luogo giusto alla fine del cammino negoziale, non all'inizio".
CONTINUA A LEGGERE
0
0
0
Agi
09:32
Speleologo scivola e muore in una grotta
Agi
08:35