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Estero
Droni su Copenaghen. Cosa sappiamo finora
Oggi 23-09-25, 12:19
AGI - Mette Frederiksen ha deciso di abbandonare la cautela e, dodici ore dopo quello che lei stessa ha definito "il più grave attacco alle infrastrutture critiche della Danimarca", punta il dito contro Mosca. Non lo fa con la stessa determinazione usata poco prima da Volodymyr Zelensky, ma cercando di mantenersi nel campo delle possibilità, mentre la polizia e l'esercito danesi indagano sulle origini dei droni che hanno paralizzato per quattro ore il traffico aereo su Copenaghen. Stessa sorte toccata, poche ore dopo, allo scalo di Oslo. La polizia danese non è stata in grado di confermare il tipo o il numero di droni avvistati, ma questa mattina ha reso noto che probabilmente erano pilotati da un "operatore capace" che voleva "essere notato". La polizia ha confermato che le forze armate sono state attivate in risposta all'avvistamento, ma non ci sono elementi che mostrino che l'obiettivo dei droni fosse causare danni. Ma anche se non hanno colpito, i velivoli senza pilota il loro danno lo hanno comunque fatto. Innanzitutto costringendo a sospendere le operazioni all'aeroporto di Copenaghen fino a mezzanotte e mezzo - anche quello di Oslo ha riaperto dopo quattro ore di chiusura dello spazio aereo - ma soprattutto alimentando nella popolazione, nelle istituzioni e nei Paesi alleati il senso di inquietudine che turba i sonni di molti da quando sono iniziati gli sconfinamenti di droni in Polonia e Romania e quelli di jet militari russi nei cieli del Baltico. La polizia danese ha inoltre affermato che "saranno attuate diverse misure" nell'ambito delle indagini, ma non ha voluto confermare quali potrebbero essere e ha confermato che circa 20.000 passeggeri sono stati interessati dalla chiusura dell'aeroporto. I droni avvistati ieri sera - due o tre di grandi dimensioni - erano in volo nella zona intorno all'aeroporto di Copenaghen. E se alla domanda se fossero di origine russa, il vice ispettore di polizia Jakob Hansen ha dichiarato di non poter confermare né smentire, poco dopo, parlando con i giornalisti, la premier danese ha detto che "non può essere escluso" che ci sia lo zampino di Mosca. "Abbiamo visto droni in Polonia che non avrebbero dovuto essere lì. Abbiamo visto attività simile in Romania. Abbiamo assistito a violazioni dello spazio aereo estone. Abbiamo assistito ad attacchi hacker contro aeroporti europei durante il fine settimana. Ora ci sono stati droni in Danimarca e in Norvegia. Pertanto, posso solo dire che, a mio avviso, si tratta di un grave attacco alle infrastrutture critiche danesi". Zelensky è convinto che la mano sia russa e ha manifestato i suoi sospetti durante un incontro con la direttrice generale del FMI, Kristalina Georgieva. Secondo la trascrizione del colloquio pubblicata sul sito web della presidenza ucraina, i due "hanno discusso delle violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della Nato, tra cui quello a Copenaghen". "Il presidente ha sottolineato che se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati - sia Stati che istituzioni - a queste provocazioni, la Russia continuerà le sue azioni aggressive, mettendo alla prova i Paesi europei e della Nato" si legge ancora nella trascrizione. Repentina la risposta di Mosca che nega di essere coinvolta. "Ogni volta, sentiamo accuse infondate", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov durante il suo briefing quotidiano. I leader dell'Ue e della Nato non hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche, ma c'è attesa per le parole del segretario generale dell'Allenza a margine della riunione sul sorvolo di Mig russi in Estonia. Per l'intelligence danese, il Paese sta affrontando una "significativa minaccia di sabotaggio". "Potrebbero non venire per attaccarci, ma per metterci sotto pressione e vedere come reagiamo", ha dichiarato il direttore delle operazioni, Flemming Drejer.
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