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                                                Cronaca
                            Estratto vivo dalle macerie l'ultimo operaio della Torre dei Conti. E' in gravissime condizioni
                                
                                Oggi 04-11-25, 00:29                            
                                                            AGI - Dieci ore di paura e speranza sospese tra le pietre millenarie della Torre dei Conti, nel cuore dei Fori Imperiali. Poi, il sospiro che tutta Roma aspettava: l'operaio romeno di 66 anni è stato estratto vivo dalle macerie. Intrappolato per ore dopo il crollo parziale della Torre, l'uomo è stato salvato al termine di un'operazione disperata e complessa, condotta dai Vigili del Fuoco e dai soccorritori del 118 tra le rovine instabili del monumento medievale. Ora è in gravissime condizioni e sta per essere ricoverato al Policlinico Umberto I, dove è arrivato scortato da polizia e carabinieri mentre i sanitari gli praticavano un massaggio cardiaco. Altri quattro operai erano stati coinvolti nel crollo delle 11:15 di stamattina, uno era ricoverato in codice rosso all'ospedale San Giovanni di Roma e dimesso in serata, mentre per gli altri tre non è stato necessario il ricovero. L'uomo che ha tenuto per ore i soccorritori con il fiato sospeso è Octay Stroici, rimasto sommerso dalle macerie del cantiere di restauro e consolidamento della Torre dei Conti a Largo Ricci, tra Via Cavour e Via dei Fori Imperiali. Un intervento finanziato dal PNRR, 'Caput Mundi', proprio per il recupero e la valorizzazione dell'edificio per un importo da 6,9 milioni di euro. In un post Facebook di Gualtieri in occasione della rimozione della pompa di benzina, il sindaco descriveva la natura del progetto di riqualificazione: "Parallelamente proseguono gli scavi nel Giardino di Largo Corrado Ricci e il restauro della Torre dei Conti, destinata a diventare un centro culturale con aule studio e una terrazza panoramica. Tutti gli interventi, finanziati con fondi del PNRR, rientrano nel progetto CarME per la riqualificazione dell'intera area archeologica centrale. Roma si rigenera e continua a regalare bellezza". Le autorità sul luogo del crollo Oggi lo storytelling della Roma che si rigenera però ha subito una brusca battuta d'arresto. Per tutto il giorno, le autorità hanno seguito da vicino la macchina dei soccorsi. A Largo Ricci, oltre le forze dell'ordine allertate, le squadre speciali dei Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, ma anche il sindaco di Roma, Gualtieri, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il prefetto di Roma Lamberto Giannini, il sovrintendente ai beni capitolini, Claudio Parisi Presicce, l'assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, la presidente del Municipio di Roma Centro, Lorenza Bonaccorsi. Ma anche il segretario generale della CGIL Roma e Lazio Natale Di Cola e Diego Piccoli della Fillea CGIL Roma e Lazio che della sicurezza nei cantieri ha fatto una battaglia e ha chiesto, una volta salvato l'operaio "un tavolo alle istituzioni". Anche la premier Giorgia Meloni aveva fatto sapere in una nota che stava seguendo "con apprensione" la situazione. Indagini e rischio soccorritori Tutti con il naso all'insù dalla mattina fino a tarda sera, cercando di capire come salvare l'ultimo operaio, senza mettere a rischio la vita dei soccorritori, già sfiorati dal secondo crollo. Decine le troupe accorse, anche quelle straniere che si alternano in dirette dal luogo del crollo e i turisti che, di fronte a questo dispiegamento di divise, chiedono informazioni su quanto accaduto. Nel frattempo, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Quelle che si sono susseguite sono state ore di attesa, con gli occhi puntati a quella finestrella di questo palazzo medievale di cui molti fino a stamattina ignoravano il nome. Per tutto il giorno si è camminato sul filo del rasoio con l'attenzione rivolta a ogni minimo movimento delle autogru, alle scale con cui piccole squadre di vigili si avvicinano al palazzo, alle finestre chiuse dalle macerie dei crolli dove si scava anche a mani nude provando a liberare gli accessi, per creare un varco. La svolta dei soccorsi: "Elephant" e speranza Solo verso le ore 15 il prefetto Giannini si avvicina ai giornalisti rassicurando sulle condizioni dell'operaio: "Ci sono segnali che sia ancora vivo. Quello che possiamo dire è che sarà un'operazione molto lunga e complessa, perché il rischio di crollo è altissimo. Poi ancora, ore di tentativi, di mezzi sempre più grandi e specializzati in operazioni di scavo tra le macerie, come fossimo davanti a un terremoto. La svolta con l'arrivo, all'imbrunire, degli "Elephant", dei grossi tubi aspiratori in grado di risucchiare le macerie depositate davanti alle finestre per aprire un varco, per far spazio agli speleologi e poi agli operatori del 118. Perché alle ore 20 la sensazione è che la speranza sia ancora viva. L'operaio romeno dopo ore sotto le macerie comunica con i soccorritori, si lavora per estrarre una persona viva. Questa è la notizia del giorno. L'estrazione finale e i primi interventi medici Poi bisognerà aspettare le 22 per avere altre notizie. Finalmente, il sindaco di Roma si avvicina ai cronisti riferendo che all'operaio è stata apposta "una maschera d'ossigeno" e che "sul posto sono saliti anche i medici, coraggiosissimi, che hanno praticato i primi interventi. Proprio in questo momento è in corso un tentativo di estrazione molto complicato, difficile e rischioso. Tutte le istituzioni sono qui per supportare questo momento eccezionale". Le indagini e le condizioni dell'operaio Negli stessi minuti, anche il ministro Giuli parla alla stampa dicendo che sui tempi "non c'è una stima perché la situazione è talmente delicata che bisogna tenere bassissima ogni soglia di rischio". Insomma, a preoccupare è ancora la stabilità della struttura che come ha ricordato Giannini "potrebbe crollare". Alla fine, l'uomo è stato estratto vivo e ora sì inizierà a indagare sulle eventuali responsabilità. Intanto, l'operaio, pur rimasto sempre cosciente, è in gravissime condizioni e in pericolo di vita: è stato trasportato in ambulanza al Policlinico Umberto I.
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