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Cultura e Spettacolo
Fontana di Trevi, monumento icona del cinema da Fellini a Totò
Oggi 19-12-25, 18:51
AGI - Un'icona dello stile barocco, un set del cinema e soprattutto un simbolo di Roma: la Fontana di Trevi è la più famosa delle oltre 2mila fontane della Città Eterna. In stile tardo barocco, fu realizzata nel suo attuale aspetto dall'architetto Nicola Salvi su incarico di Urbano VIII, Papa della famiglia Barberini, al posto di quella con tre vasche affiancate risalente al 1410. La fontana, a due passi da Via del Corso e Via del Tritone, è alta 26 metri e larga quasi il doppio ed è alimentata dall'acquedotto Vergine romano del 19 d.C. È composta da una vasca rettangolare anteposta alla facciata in travertino di Palazzo Poli con un gruppo scultoreo in marmo di Carrara raffigurante il dio del mare Nettuno su un carro trainato da cavalli marini che simboleggiano la mutevolezza dell'oceano, affiancato dalle statue dell'Abbondanza e della Salubrità. La fontana di Trevi nel cinema: da Fellini a Totò È celebre anche per aver fatto da sfondo a scene immortali del cinema come il famoso bagno di Anita Ekberg nella 'Dolce Vita' di Fellini o l'esilarante tentativo di Totò di venderla a un turista italo-americano nel film 'Totòtruffa 62'. Il rito della monetina e l'impatto del nuovo ticket L'introduzione dal primo febbraio di un ticket di due euro per i turisti stranieri per l'ingresso davanti al catino potrebbe avere un impatto anche su uno dei riti più popolari: il lancio della monetina. La leggenda vuole che chi lo compie mettendosi di spalle alla fontana, tenendo gli occhi chiusi e con la mano destra sulla spalla sinistra, tornerà a Roma. È stato stimato che ogni giorno vengono raccolti fino a 3mila euro che vengono dati in beneficenza alla Caritas. Le origini del nome: da Trebium al trivio Tante le ipotesi sull'origine del nome della fontana: potrebbe derivare da 'Trebium', la località di provenienza nei pressi della Tiburtina, o che derivi da 'trivio', l'incrocio delle tre vie da cui origina l'acqua (Collatina, Prenestina e Tiburtina). Un'altra possibile origine è mitologica: Iuturna, la ninfa invocata durante la siccità, aveva in zona un tempio detto 'trevi'.
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