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Francia, arresti e scontri a Parigi nella protesta 'Blocchiamo tutto'
Oggi 10-09-25, 19:20
AGI - Sono scesi in strada in tanti oggi nelle principali città della Francia per rispondere all'appello del movimento 'Blocchiamo tutto'. All'incirca 175mila i partecipanti, secondo il ministero dell'Interno, molti più per gli organizzatori, che ha contato almeno 550 assembramenti e 262 blocchi. Ottantamila almeno erano gli studenti, ha annunciato il più importante sindacato giovanile, altrettanti gli agenti schierati dal ministero dell'Interno in tutto l'Esagono. Le forze dell'ordine hanno utilizzato anche droni, 10 solo a Parigi, ed elicotteri per tenere sotto controllo i dimostranti. Le manifestazioni contro Emmanuel Macron e le sue politiche di austerità si sono svolte generalmente in modo pacifico, nel giorno del passaggio di consegne tra il premier uscente Francois Bayroy - il vero bersaglio della protesta prima che fosse sfiduciato - e il suo successore Sebastien Lecornu. Qualche incidente si è verificato a Parigi, Rennes e Lione, che ha portato al fermo di 473 persone in tutto il Paese, di cui 203 nella sola Capitale. Secondo le autorità, ai cortei hanno partecipato "numerosi elementi radicali". Alla fine sono stati trattenuti in cella 339 manifestanti, 106 a Parigi, per turbamento dell'ordine pubblico. Tredici gli agenti rimasti feriti. Nella capitale si è temuto il peggio nel pomeriggio, quando è andato a fuoco un ristorante vicino a Les Halles. Ma il rogo, domato rapidamente, sarebbe stato involontariamente provocato dalla polizia durante un intervento. Il procuratore di Parigi Laure Beccuau ha annunciato l'apertura di un'inchiesta. Momenti di tensione ci sono stati in mattinata, nei pressi di Gare du Nord, dove manifestanti e gruppi di black bloc infiltrati si sono violentemente scontrati con le forze dell'ordine. A Lione, le unità di polizia Crs sono state bersagliate da lanci di pietre. Per la maggior parte, i dimostranti hanno messo in piedi blocchi stradali, in linea con lo slogan della giornata. Registrati anche 267 incendi sulle vie del paese. Davanti all'ingresso dell'ospedale di Nantes sono stati dati alle fiamme cassonetti dell'immondizia. Scarsa la mobilitazione tra i dipendenti pubblici. L'adesione è stata del 4,14%, per la maggior parte nel settore scuola, secondo i dati del ministero della Funzione Pubblica. Chiuse invece alcune istituzioni culturali, come il museo d'Orsay. Difficoltà poi su alcune linee ferroviarie nell'Ile-de-France e nel Sud-Ovest. Quella di oggi è stata solo la prima puntata. I sindacati e il movimento hanno indetto una nuova mobilitazione e uno sciopero generale il 18 settembre.
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