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Cronaca
Genova: sarà la prima città d'Italia con la Consulta carcere-città
Oggi 05-11-25, 15:04
AGI - L'istituto penitenziario di Marassi - uno dei due grandi carceri di Genova, insieme a Pontedecimo - si trova nel cuore della città, in uno dei suoi quartieri più popolosi, la Valbisagno, a due passi dallo stadio Luigi Ferraris. Eppure il carcere è una città dentro la città, separata da un muro spesso di indifferenza che ne acuisce le problematiche. Ecco perché il Comune, primo in Italia, ha deciso di istituzionalizzare una Consulta carcere-città. "Si tratta di un lavoro di squadra che coinvolge gli assessorati a Welfare, Sicurezza urbana, Partecipazione dei cittadini alle scelte dell'Amministrazione, Pari opportunità e Diritto alla cittadinanza, proprio perché la realtà detentiva e tutto quello che gli ruota attorno coinvolge diversi ambiti di intervento", spiega l'assessora al Welfare, Cristina Lodi, presentando l'iniziativa stamane a Palazzo Tursi con i colleghi Emilio Robotti, Rita Bruzzone, Davide Patrone e Arianna Viscogliosi. Si tratta dell'attuazione di uno dei punti del programma indicati dalla sindaca Silvia Salis sin dal suo insediamento. La Consulta mette al centro la realtà carceraria "come parte integrante della città", sottolinea Lodi. Tra i temi che si tratteranno la promozione della giustizia riparativa, della responsabilità collettiva sul tema dell'accoglienza e dell'inclusione come risorsa per il funzionamento dei percorsi di reinserimento, con agevolazione della fruizione di misure alternative alla detenzione. "Garantire i diritti dei detenuti - dice Robotti - è garantire i diritti di tutti. Con questo strumento non facciamo altro che garantire il rispetto dei principi costituzionali". La Consulta è uno strumento attraverso il quale il Comune e tutte le realtà che aderiranno puntano ad accendere i riflettori sulla realtà carceraria, le sue criticità e le opportunità. La prima riunione è attesa tra fine mese e i primi di dicembre: l'obiettivo è organizzare incontri mensili e tematici. "Noi ci siamo sempre sentiti parte della città - dice la direttrice di Marassi, Tullia Ardito - Abbiamo tantissime attività nella casa circondariale, a partire dal teatro. Un tavolo con una regia, in cui tutte le istituzioni pubbliche e le realtà del terzo settore parlano di progetti e delle cose che servono all'istituto è fondamentale". \ Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell\'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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