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Estero
Guai a Downing street: il Cabinet Office accusato di coprire alcuni documenti sulla morte di Diana
Oggi 30-12-25, 15:08
AGI - Il Cabinet Office è accusato di proteggere la famiglia reale dopo aver bloccato la pubblicazione dei documenti dell'ex principe Andrea rispetto alla vicenda del banchiere Epstein. Il Cabinet Office è uno dei dipartimenti centrali del governo del Regno Unito che lavora a stretto contatto con il primo ministro inglese e con Downing Street, ed è parte del “centro di governo” insieme al Tesoro. A riportare la notizia è il giornale britannico The Guardian. Sulla morte di Diana Il Cabinet Office è stato accusato di proteggere la famiglia reale dopo che la pubblicazione di alcuni documenti – tra cui alcuni relativi alle spese di viaggio dell’ex duca di York nel ruolo di inviato commerciale del Regno Unito – è stata bloccata all’ultimo minuto. I fascicoli rilasciati ai National Archives includono documenti riguardanti la morte di Diana, principessa del Galles, e una lettera di scuse estremamente deferente proveniente dall’ufficio di John Major, dopo che un telegramma ufficiale di compleanno alla Regina Madre era stato indirizzato in modo “inappropriato”. Una serie di documenti relativi alla morte di Diana e ai preparativi del funerale era già stata pubblicata nel 2005 dal Cabinet Office in base al Freedom of Information Act, e include una vivida descrizione degli eventi da parte dell’ambasciatore britannico in Francia, Michael Jay. Tuttavia, rivelano che Downing Street si rifiutò nel 2005 di rendere noti i dettagli di una conversazione tra Tony Blair e il presidente francese Jacques Chirac dopo l’incidente di Parigi, sostenendo che tali conversazioni erano “confidenziali” e “fondamentalmente non nell’interesse pubblico”. Passarono diverse ore prima che gli assistenti riuscissero a contattare Chirac per informarlo di quanto accaduto, circostanza che alimentò intense speculazioni sul suo luogo in quel momento. Il suo autista affermò in seguito che si trovava con un’amante. Ma i documenti, che vengono messi a disposizione dei media in anticipo sotto embargo, includevano anche i verbali di Downing Street del 2004 e 2005 sulle visite reali. Questi sono stati successivamente ritirati, con il Cabinet Office che ha attribuito la cosa a un “errore amministrativo”, sostenendo che non erano mai stati destinati alla pubblicazione. I verbali, visionati dai giornalisti prima del ritiro, sembrano poco rilevanti e includono una nota secondo cui un cambiamento delle regole avrebbe potuto far sì che i costi per il principe Andrea, allora inviato commerciale del Regno Unito, fossero coperti dal Royal Travel Office – invece che dal precedente Department of Trade and Industry – aggiungendo 90.000 sterline al suo budget. Le visite discusse riguardavano Cina, Russia, sud-est asiatico e Spagna. La mancata pubblicazione dei verbali evidenzia come i documenti riguardanti la famiglia reale vengano regolarmente trattenuti e non resi pubblici ai sensi del Public Records Act. Graham Smith, direttore esecutivo del gruppo repubblicano anti-monarchico Republic, ha dichiarato che non dovrebbe esistere alcuna esenzione per i reali. “La ragione più probabile di questo tentativo di bloccare la divulgazione è la pressione da parte di Buckingham Palace. I reali hanno cercato di mantenere tutto segreto quando si tratta di Andrea, non per proteggere lui, ma per proteggere se stessi". Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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