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Economia e Finanza
Gucci reinventata, Demna rivoluziona la maison con un Film-Statement
Oggi 24-09-25, 09:30
AGI - Nessun front row. Nessun backstage. Nessun countdown alle luci della passerella. Eppure, Gucci ha sfilato eccome. Martedì sera il debutto di Demna alla direzione creativa della storica maison italiana è stato tutto fuorché convenzionale: un cortometraggio firmato Spike Jonze e Halina Reijn, un red carpet trasformato in palcoscenico, e un cast da Oscar guidato da una magnetica Demi Moore. Benvenuti nella nuova era di Gucci: cinematografica, concettuale, potentemente sartoriale. Il corto come collezione: “The Tiger” è il nuovo lookbook Mezz’ora di film proiettato a Palazzo Mezzanotte di Milano bastano per capire che Demna, che ha assunto la direzione creativa della casa di moda di lusso a luglio dopo l'uscita di Sabato de Sarno, non vuole solo vestire le persone, ma vuole raccontarle. E nel raccontarle, scardina i confini tra moda, cinema e performance. “The Tiger” segue una misteriosa ereditiera Gucci (una Demi Moore in stato di grazia) alla ricerca di sé stessa. Ma è più di un film: è una sfilata camuffata, un manifesto estetico sotto forma di sceneggiatura. Demi Moore indossa un cappotto rosso con colletto scultoreo e maxi-spilla floreale, un simbolo dichiarato della nuova opulenza Gucci. Poi, eccola trasformarsi in matriarca barocca per una cena familiare esplosiva, avvolta in broccato floreale con maniche architettoniche. Non sono semplici look: sono archetipi indossabili. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da GUCCI (@gucci) La Famiglia secondo Demna La collezione, intitolata emblematicamente La Famiglia, si muove tra gli stereotipi e li ricodifica: Keke Palmer, eterea in rosa, Elliot Page elegante in smoking, Edward Norton, impeccabile in decostruito dark. Tutti i personaggi incarnano ruoli riconoscibili, ma lo fanno con un linguaggio visivo che fonde glamour hollywoodiano, nostalgia anni ’90 e il taglio chirurgico del Demna-pensiero. Instagram prima della sfilata: il futuro è adesso In perfetto stile see-now-feel-now, Gucci ha pubblicato i look su Instagram lunedì sera, anticipando la Milano Fashion Week e attirando milioni di visualizzazioni in poche ore. Fashion insider e fan del brand hanno subito colto i riferimenti: l’energia sexy e controllata di Tom Ford, le stratificazioni simboliche dell’epoca Michele, ma soprattutto il tocco algido, ironico e spigoloso di Demna, fresco di Balenciaga. Red carpet o passerella? Entrambi. Martedì, il tappeto rosso del film si è trasformato in una vera e propria “sfilata performativa”. Gwyneth Paltrow era perfetta nella parte della VIP old money, in blusa con fiocco, gonna midi e stivali rigorosi. Serena Williams, invece, ha incarnato la It Girl con un abito nero trasparente bordato di piume, ricordando al mondo che la moda è potere, ma anche presenza. La presenza alla premiere di François-Henri Pinault (presidente del gruppo Kering) e del nuovo CEO Luca de Meo ha sancito l’importanza simbolica e commerciale di questo rilancio. L’eco di una precedente collaborazione Gucci x Balenciaga del 2021 — vista indosso a uno degli ospiti — suona ora come profetica. Quel ponte tra due universi si è finalmente concretizzato. E se il pubblico ha già applaudito, la vera sfida comincia giovedì, quando i look saranno disponibili in modalità see-now-buy-now in dieci flagship store in tutto il mondo. Sarà il test definitivo per capire se la moda del futuro può davvero nascere sul tappeto rosso di un film.
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