s
Estero
Putin: "Kiev risolva la guerra pacificamente o lo faremo noi militarmente"
Ieri 27-12-25, 22:36
AGI - Se Kiev non metterà fine alla guerra in modo pacifico, Mosca raggiungerà i suoi obiettivi militarmente. Lo ha affermato Vladimir Putin, citato dalla Ria Novosti, durante la visita a uno dei posti di comando delle forze congiunte. "Se Kiev non vuole risolvere il conflitto in modo pacifico - ha detto il leader del Cremlino - la Russia porterà a termine l'operazione militare speciale con la forza. Le autorità di Kiev hanno preferito lanciare ostilità su larga scala. Stiamo cercando di porvi fine. Fin dall'inizio, abbiamo detto che le truppe del regime di Kiev dovevano ritirarsi da questi territori. Allora non ci sarebbero state operazioni militari. Non ci hanno dato ascolto". Conquiste russe e obiettivi di Mosca Il presidente russo ha anche lodato la conquista da parte delle truppe russe di Dimitrov (nome russo di Myrnograd), in Donetsk, e di Guliaipole, nella regione di Zaporizhzhia, definendoli "risultati importanti" che aprono buone prospettive per ulteriori operazioni. L'offensiva degli uomini di Mosca in queste aree del fronte sta "intensificando la pressione" sull'esercito ucraino, ha affermato il capo del Cremlino, convinto che la conquista di Dimitrov sia un passo importante verso la completa liberazione della Repubblica Popolare di Donetsk. Le richieste di Zelensky: garanzie di sicurezza e attacchi russi Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la necessità che il suo Paese riceva solide garanzie di sicurezza per accettare qualsiasi impegno con la Russia, e ha affermato che l'atteggiamento di Mosca è stato reso chiaro dai nuovi attacchi, proprio mentre sono in corso i lavori per una nuova iniziativa di pace. "La cosa più importante sono le garanzie di sicurezza. Oltre alle questioni territoriali e all'impianto nucleare di Zaporizhzhia, ci sono garanzie di sicurezza che sono molto importanti per noi. Oggi la Russia ha mostrato la sua reazione ai colloqui di pace tra Ucraina e Stati Uniti per porre fine alla guerra", ha dichiarato sul suo account Twitter. Elezioni e referendum: impossibilità senza difesa aerea Zelensky ha anche affrontato l'idea di indire elezioni e un referendum su potenziali questioni territoriali, avvertendo che ciò non sarebbe possibile nelle attuali condizioni a causa dell'insufficiente protezione contro gli attacchi aerei. "Oggi, la nostra considerazione più importante, se adottiamo determinate misure, è che le garanzie di sicurezza siano solide e che siamo protetti. E se gli Stati Uniti sollevassero la questione di un referendum o di elezioni, questo non sarebbe certamente possibile nelle condizioni attuali", ha osservato. "Non disponiamo di sufficienti sistemi di difesa aerea aggiuntivi. Abbiamo bisogno di una fornitura sistematica di sistemi e missili. Servono più missili, poiché la Russia attacca più frequentemente, con più droni e missili", ha aggiunto. La posizione degli alleati occidentali Qualsiasi accordo di pace in Ucraina richiede "una Russia disposta a cooperare". Parole del premier canadese Mark Carney, che ha ricevuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad Halifax. "Abbiamo i mezzi e la possibilità di raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina, ma ciò richiede una Russia disposta a cooperare", ha affermato, condannando la "barbarie" degli attacchi russi contro la capitale ucraina delle ultime ore. Pensiero condiviso anche dal presidente francese Emmanuel Macron secondo il quale i massicci raid di Mosca dimostrano la "determinazione" russa a "prolungare la guerra". Unità di vedute e sostegno europeo Anche i leader occidentali, riuniti in videocollegamento con Zelensky, "hanno concordato sul fatto che le garanzie di sicurezza per l'Ucraina sono cruciali" e devono essere "specifiche e affidabili". Lo ha scritto su X il premier polacco Donald Tusk, annunciando che "domani, dopo l'incontro tra i presidenti di Usa e Ucraina, riprenderemo la conversazione". Tra i leader che hanno preso parte alla call c'era anche la premier Giorgia Meloni. "Nel corso della conversazione - ha informato Palazzo Chigi - il presidente Meloni ha condiviso e ribadito l'importanza, mai come in questo momento, di mantenere l'unità di vedute tra partner europei, Ucraina e Stati Uniti per porre fine a quasi quattro anni di conflitto. Solo attraverso questa solida unità di vedute la Russia può essere posta di fronte alle proprie responsabilità e spinta a dimostrare una reale disponibilità a sedere al tavolo dei negoziati". Per il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Zelensky gode del "pieno sostegno" dei leader europei e del Canada, alla vigilia dell'incontro del leader di Kiev con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I leader europei lavoreranno "in stretto coordinamento con gli Stati Uniti per una pace giusta e duratura in Ucraina", ha aggiunto il capo di governo tedesco. "Accogliamo con favore tutti gli sforzi volti al nostro obiettivo comune: una pace giusta e duratura che preservi la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. E che rafforzi le capacità di sicurezza e difesa del Paese, come parte integrante della sicurezza del nostro continente". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo il videocollegamento dei leader europei con Zelensky. "Nel 2026, la Commissione Ue continuerà a esercitare pressioni sul Cremlino, sostenere l'Ucraina e a lavorare intensamente per accompagnare l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue", ha aggiunto von der Leyen su X. Zelensky ringrazia gli amici dell'Ucraina Zelensky ha ringraziato "gli amici dell'Ucraina" dopo il videocollegamento con i leader europei, alla vigilia del suo incontro con il presidente Usa Trump, e ha promesso che domenica "la discussione proseguirà". In un post su X, il leader di Kiev si è detto grato a "Mark Carney, Emmanuel Macron, Alexander Stubb, Friedrich Merz, Giorgia Meloni, Mette Frederiksen, Donald Tusk, Dick Schoof, Jonas Gahr Store, Ulf Kristersson, Antonio Costa, Ursula von der Leyen, Mark Rutte e Jonathan Powell per il loro coordinamento e supporto". "Durante la nostra chiamata, abbiamo discusso dei nostri attuali progressi lungo il percorso diplomatico. Abbiamo esaminato insieme le priorità più importanti. L'Ucraina apprezza tutto il supporto. Domenica 28 dicembre, dopo l'incontro con il presidente Trump, proseguiremo la nostra discussione", ha aggiunto Zelensky, sottolineando che "sono necessarie posizioni forti sia al fronte che in diplomazia per impedire a Putin di manipolare ed eludere una vera e giusta fine della guerra. Il mondo ha abbastanza forza per garantire sicurezza e pace".
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Agi
Ieri, 22:31
Caso Epstein: alcuni documenti smentiscono la tesi del suicidio
Agi
Ieri, 22:27
Stop di Amazon alle consegne con droni in Italia
Agi
Ieri, 21:35
