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Cronaca
Il delitto Carbonaro, parla il pm: la "crudeltà" di Tucci e le analogie con Caivano [VIDEO]
31-05-2025, 17:26
AGI - C'è la possibilità che ad Alessio Tucci, 19 anni a luglio, che ha ucciso l'ex fidanzata Martina Carbonaro, 14 anni, venga contestata come aggravante al reato di omicidio volontario, oltre a quella della crudeltà, anche quella della premeditazione? Un interrogativo che in molti si stanno ponendo, soprattutto i genitori della ragazzina, dopo le rivelazioni della madre di Martina sullo schiaffo che Tucci avrebbe dato qualche settimana prima all'adolescente, gesto che avrebbe portato la ragazzina a decidere di interrompere la relazione. La posizione della procura Un punto, però, sul quale il procuratore del Tribunale di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta, è stata chiara questa mattina con i giornalisti. "Ci sono indagini in corso – ha specificato – non ho voluto parlare di quelle che sono le dichiarazioni testimoniali e gli sviluppi. Qui c'è il segreto investigativo, anche perché c'è tutto un discorso di impronte e dell'autopsia che sarà determinante". Le prime indagini e la scoperta del corpo Durante l'incontro con la stampa, al quale ha partecipato anche il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, Biagio Storniolo, il procuratore ha ripercorso tutta l'attività di investigatori e inquirenti messa in atto dal momento della denuncia di scomparsa della quattordicenne, avvenuta ad Afragola il 26 maggio. Allo stadio Moccia gli investigatori arrivano quasi subito, come ha raccontato il procuratore di Napoli Nord, perché l'analisi delle celle telefoniche indicava che il cellulare della ragazzina ne aveva agganciato una per l'ultima volta proprio in quella zona. Ma anche le telecamere di videosorveglianza poste in vari punti della cittadina alle porte di Napoli avevano dato indicazioni convergenti. Occhiali a terra e corpo sotto i rifiuti L'ispezione della zona stadio, data la vastità del territorio, è durata molte ore. Ma che a Martina fosse accaduto qualcosa di grave è apparso subito chiaro agli investigatori, soprattutto quando sono stati ritrovati a terra all'interno dell'ex casa del custode dello stadio gli occhiali da vista della ragazzina. Il suo corpo era stato nascosto sotto una montagna di rifiuti e il suo telefono era stato spento e nascosto in un'intercapedine. La confessione e i dettagli dell'omicidio Nel corso della conferenza stampa, la procura ha ben sottolineato che la confessione di Tucci è arrivata solo dopo essere stato messo alle strette, quando i PM gli hanno mostrato i video in cui si vedevano lui e la quattordicenne incamminarsi verso lo stadio Moccia. Su come Tucci abbia ucciso l'ex fidanzata, ci sono i racconti del ragazzo, soprattutto quello di ieri nel corso dell'interrogatorio per la convalida del fermo nel carcere di Napoli-Poggioreale: "Ha rifiutato un mio abbraccio e quando si è voltata l'ho colpita mentre era di spalle con una pietra che ho trovato a terra". Crudeltà e minore età: parole del procuratore "Non chiedete quanti colpi di pietra sono stati dati e dove è stata colpita perché questo solo l'autopsia lo stabilirà, ma posso dire che Alessio Tucci ha agito con crudeltà", sottolinea Lucchetta. La crudeltà come aggravante, dunque, ma anche la relazione affettiva interrotta. A chi le chiede cosa l'abbia colpita di questa vicenda, il procuratore è netta: "La giovane età sia di lei che di lui. Questa vicenda mi ha fatto ricordare lo stupro di Caivano avvenuto due anni fa. Anche in quell'occasione erano minorenni le vittime e minorenni e giovanissimi i carnefici". Educazione all'amore e prevenzione "Ben vengano tutte le disposizioni normative per prevenire e reprimere questi reati, ma alla luce di quello che sta accadendo bisogna mettere in campo iniziative a monte a livello sociale, nelle scuole, nelle famiglie. Bisogna che ognuno di noi educhi i nostri figli a che cos'è l'amore. Voler bene significa accoglienza e non possesso", il suo invito. Un'indagine corale per Martina Di impegno e sforzo corale e importante da parte di tutte le forze investigative messe in campo ha parlato il comandante provinciale dell'Arma Storniolo: "Lo dovevamo a Martina, a fatti gravi come questo, e alla popolazione". Il conferimento dell'incarico al perito per l'autopsia è previsto per il prossimo martedì 3 giugno.
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