s

Estero
Il quadro di Solario rubato e ritrovato. La proprietaria vuole tenerlo
10-03-2025, 20:02
AGI - Il dipinto della Madonna con il Bambino di Antonio Solario - pittore italiano risalente al XVI secolo appartenente alla scuola veneziana - scomparso dal Museo Civico di Belluno mezzo secolo fa, è riemerso in Gran Bretagna, nelle mani di Barbara de Dozsa, una donna benestante residente a Norfolk. La signora, vedova del marito che acquistò in buona fede il dipinto nel 1973 - secondo quanto appreso dal Guardian - si rifiuta di consegnare l'opera alle autorità, nonostante sia classificato nei database della polizia contenente le opere d'arte rubate. Storia del dipinto Il dipinto fu acquisito nel 1872 dal Museo Civico di Belluno, dove rimase fino al 1973, quando in pieno periodo delle razzie d'arte fu tra i numerosi quadri presi di mira dai ladri. Diversi furono recuperati poco dopo in Austria, ma non 'La Madonna con il Bambino' di Solario. Oggi il dipinto è nelle mani della signora de Dozsa, che però non ha alcuna intenzione di restituirlo. Il marito, il barone de Dozsa, l'acquistò in buona fede lo stesso anno del furto e fino al divorzio fu tenuto nella loro casa nel Norfolk, East Barsham Manor a Fakenham, luogo che Enrico VIII sembra abbia descritto come il suo "piccolo palazzo di campagna". Tentativi di vendita e recupero Nel 2017, la vedova cercò di vendere il dipinto attraverso una casa d'asta regionale, ma fu notato da una persona legata al museo bellunese, il quale confermò che il dipinto era incluso nella lista delle opere "più ricercate" dalle forze di polizia, tra cui l'Interpol e l'Arma dei Carabinieri. Due anni dopo, nel gennaio del 2019 il Mibac aprì un fascicolo relativo a uno dei maggiori furti d'arte della storia bellunese degli ultimi cento anni. Tuttavia, a causa dei ritardi causati dal Covid e dal conseguente lungo periodo di lockdown, le autorità italiane non furono in grado di fornire tutti i documenti richiesti dalla polizia britannica, così il dipinto venne restituito alla signora De Dosza. Battaglia legale Christopher Marinello, un avvocato specializzato in arte, ha cercato più volte di convincerla a restituirlo al legittimo proprietario. Ma ogni tentativo risultò vano. La signora ha fatto sempre valere il Limitation Act del 1980, la legge sulla prescrizione che stabilisce che chiunque acquisti un bene rubato possa essere riconosciuto come il proprietario legale se l'acquisto "non risulti collegato al furto" dopo più di sei anni. Marinello, fondatore di Art Recovery International, che si occupa di arte rubata o saccheggiata e ha sede a Londra, Venezia e New York, ha spiegato che ha anche fatto formalmente richiesta alla polizia di poter intervenire, la quale tuttavia ha risposto fermamente con un rifiuto. Precedenti recuperi I suoi precedenti recuperi includono un dipinto di Matisse rubato nel 1987 dal Museo d'Arte Moderna di Stoccolma e la cui ubicazione è stata avvolta nel mistero per 25 anni fino a quando non è emersa a Londra. Marinello non lavora a pagamento ed è spinto solo dalla convinzione che il dipinto appartenga alla gente di Belluno, città di origine della sua stessa famiglia. Il conservatore dei musei storici di Belluno, Carlo Cavalli, ha scritto alla signora De Dozsa che "nonostante il dipinto le sia stato restituito non significa che ne abbia il titolo". La polizia di Norfolk ha dichiarato che "è stata consigliata dall'Ukca, l'Autorità centrale del Regno Unito, di rilasciare il dipinto alla signora De Dozsa, considerato che sono passati diversi anni e non c'è stata alcuna risposta da parte delle autorità italiane in relazione alle indagini". La signora De Dozsa non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Il destino del dipinto di Solario appare ancora lontano dall'Italia.
CONTINUA A LEGGERE
8
0
0
Guarda anche
Agi
Ieri, 19:40
Zuppi: "Speriamo che la telefonata Trump-Putin porti alla pace"
Agi
Ieri, 19:32