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Politica
Incontro governo-Anm: sulla riforma le posizioni non cambiano
05-03-2025, 20:39
AGI - Si è svolto, questo pomeriggio a Palazzo Chigi, l'incontro presieduto dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tra il governo e l'Associazione nazionale magistrati. Erano presenti i vicepresidenti Tajani e Salvini, il ministro della Giustizia Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano. "Al centro dell'incontro, franco e proficuo - si legge in una nota di Palazzo Chigi - la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e il Csm all'esame del Parlamento". "Il Governo ha ribadito la volontà di proseguire con determinazione e velocità - si legge ancora - nel percorso di attuazione della riforma costituzionale, auspicando la sua approvazione in tempi rapidi". "Il presidente del Consiglio ha ringraziato l'Anm per le osservazioni e gli spunti emersi nel dibattito - prosegue la nota di Palazzo Chigi - e ha annunciato la disponibilità di aprire un tavolo di confronto sulle leggi ordinarie di attuazione della riforma e sul documento in otto punti presentato dall'Anm, che riguarda l'amministrazione della giustizia". Anm: chiesto maggiore rispetto per le toghe "Abbiamo preso atto con molta chiarezza di una volontà del Governo di andare avanti senza alcun tentennamento, alcuna modifica". Ha dichiarato il presidente dell'Anm Cesare Parodi lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con il Governo. "Ero assolutamente certo che nulla sarebbe arrivato anche per una ragione di tempi: la riforma non può tornare indietro se il Governo la vuole approvare in questa legislatura e allora, evidentemente, non può neanche fare una piccola correzione altrimenti deve ripartire da capo alle Camere e i tempi non ci sono", ha rilevato Parodi, aggiungendo che "forse è meglio cosi', chiarezza per tutti, rispetto per tutti, andiamo avanti con serenità e se la riforma sarà approvata saremo i primi evidentemente ad applicarla". "Ci tenevo a chiedere, al di la del discorso sulla riforma, un maggiore rispetto per i magistrati che vengono spesso accusati di produrre i provvedimenti non giurisdizionali ma ideologici. Io ho chiesto con forza che questo atteggiamento possa essere modificato perché è un atteggiamento che ferisce i magistrati". Ha sottolineato Parodi dopo l'incontro a Palazzo Chigi, aggiungendo che il Governo "ha risposto che la politica a sua volta sente di essere attaccata in qualche misura. Io - ha proseguito Parodi - ho ribadito che i magistrati possono sbagliare, che accettiamo le critiche perché possiamo sbagliare come tutti, ma che siamo profondamente avviliti e feriti quando queste critiche hanno per oggetto non i nostri provvedimenti, ma la nostra posizione ideologica che avrebbe, secondo la politica, condizionato le nostre scelte". "Tanti pensano veramente che noi siamo qui per difendere interessi corporativi, di casta, privilegi: se noi non battiamo queste convinzioni, se non lo facciamo con estrema forza e capacità, la sfida è persa dall'inizio". Lo ha detto il presidente dell'Anm Cesare Parodi, dopo l'incontro a Palazzo Chigi, sottolineando che la mobilitazione della magistratura associata contro la riforma sulla separazione delle carriere andrà avanti: "ci saranno manifestazioni di vario tipo, interventi televisivi, sui social, pubblicazioni, opuscoli e incontri con la gente", ha spiegato.
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