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Cultura e Spettacolo
J.R.R. Tolkien 87 anni fa pubblicava il suo primo romanzo: Lo Hobbit
21-09-2024, 10:08
AGI - Definita dal poeta britannico Wystan Hugh Auden “la più bella storia per bambini degli ultimi cinquant'anni”, nacque inizialmente come una fiaba, ma venne rapidamente apprezzata anche dagli adulti ed ottenne subito una grande popolarità. Ma il legame con i bambini è fatalmente legato al suo successo. Infatti, a giocare un ruolo decisivo nella sua diffusione fu la positiva recensione del figlio di dieci anni di Stanley Unwin, proprietario della casa editrice Allen & Unwin, che convinse il padre alla pubblicazione. La prima stampa di 1500 copie, illustrata da disegni in bianco e nero, andò esaurita nell'arco di due mesi e l'anno successivo venne pubblicata la prima edizione a colori. Il romanzo guadagnò così brevemente grande popolarità, ma fu nel dopoguerra che l'opera di Tolkien raggiunse un incredibile successo, anche grazie alla pubblicazione negli anni successivi de “Il Signore degli anelli”, epica saga fantasy, pubblicata in tre volumi tra il 1954 e il 1955 e che riprende proprio le vicende narrate ne “Lo Hobbit”. Protagonista del romanzo è Bilbo Baggins, un hobbit che vive nella Terra di Mezzo, trascinato quasi per caso in un'epica avventura dall'amico stregone Gandalf, un saggio mago, che giunge improvvisamente nella sua casa rendendolo partecipe di una missione da intraprendere assieme a tredici nani, il cui obiettivo consiste nel recupero del tesoro custodito dal drago Smog, nella pericolosa e desolata Montagna solitaria Bilbo durante l'incredibile missione, che lo porterà a diventare sempre più forte e sicuro di sé, affronterà creature incredibili: dal mostruoso Gollum, ai ragni giganti, dai perfidi orchi al grande drago Smog, sino alla tremenda Battaglia dei Cinque Eserciti, epico scontro tra le forze benigne e maligne per ottenere il bramato tesoro. Ma per Bilbo, l'avvenimento più importante è senza ombra di dubbio il ritrovamento, apparentemente casuale, del magico anello finito nelle mani di Gollum, deformato nella mente e nel corpo proprio dal prolungato possesso. Ed è proprio da qui che si svilupperà quella grande saga che Tolkien porterà avanti nei tre libri del Signore degli Anelli e che lo consacrerà come autore immortale.
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