s

Estero
La missione in Medio Oriente di Rubio, stretto tra Israele e Qatar
Ieri 15-09-25, 20:20
AGI - Missione in Medio Oriente per il segretario di Stato Usa Marco Rubio impegnato in un''operazione' di distensione, dopo che l'attacco israeliano a Doha ha creato forti tensioni tra gli alleati di Washington nella regione. Il capo della diplomazia americana ha ribadito "l'incrollabile sostegno" a Tel Aviv nella sua guerra a Gaza e nell'eliminazione di Hamas. D'altra parte, ha espresso incoraggiamento per il "ruolo costruttivo" del Qatar nella mediazione per mettere fine al conflitto e riportare a casa gli ostaggi. E dopo la tappa in Israele, Rubio volerà proprio a Doha, per "riaffermare il pieno appoggio nei confronti della sicurezza e della sovranità" qatarina. Nella capitale del piccolo emirato si sono riuniti i leader dei Paese arabi e islamici, in un vertice d'emergenza dopo l'attacco dell'Idf alla dirigenza del gruppo militante islamista in Qatar. Da qui, i partecipanti hanno sottolineato la necessita' di rispondere con azioni concrete e presentare un fronte unito. Nel comunicato finale, condannando "nei termini più forti" l'attacco "codardo e illegale" di Israele, i leader hanno chiesto a Washington di "usare la sua influenza" per contenere la minaccia posta dallo Stato ebraico alla regione, che mina ogni prospettiva di pace. Da Gerusalemme, in una conferenza stampa congiunta con Rubio, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è tornato a rivendicare la "piena responsabilità" e "indipendenza" dell'operazione della scorsa settimana, rifiutandosi di chiamarla un "fallimento" - nonostante sembri che nessun leader di Hamas sia rimasto ucciso - perché ha dimostrato che Israele possa "colpire ovunque". Per il capo di governo israeliano, la visita del segretario di Stato è un "chiaro messaggio" che gli Stati Uniti sono al fianco di Israele e il presidente Donald Trump è "il più grande amico che il Paese abbia mai avuto", ha aggiunto. Dopo il raid, il capo della Casa Bianca ha espresso supporto allo Stato ebraico, avvertendo tuttavia Netanyahu che Doha è un "alleato molto importante" di Washington e bisogna "fare attenzione". Da parte sua Rubio, ribadendo "incrollabile sostegno" a Tel Aviv, ha affermato che "il popolo di Gaza merita un futuro migliore, che non può iniziare finché Hamas non sarà eliminato". In vista della Settimana di Alto Livello dell'Assemblea generale dell'Onu, il segretario di Stato Usa ha anche criticato i piani di diversi alleati occidentali di riconoscere uno Stato palestinese, affermando che "incoraggiano" Hamas. "Sono in gran parte simbolici. L'unico impatto che hanno effettivamente è quello di farlo sentire piu' audace". Il capo della diplomazia Usa ha poi ricordato che gli obiettivi di Trump restano due: il ritorno a casa di ogni singolo ostaggio e l'eliminazione di Hamas. Per poi avvertire, "per quanto vorremmo che ci fosse una sorta di modo pacifico e diplomatico per porre fine a tutto questo, e continueremo a esplorare e a impegnarci in tal senso, dobbiamo anche essere preparati alla possibilità che ciò non accada". Nonostante l'aperto schierarsi degli Usa a favore di Israele, Netanyahu stamane ha riconosciuto la difficile situazione diplomatica in cui si trova il Paese, che sta scivolando verso "l'isolamento" internazionale. La soluzione, ha aggiunto, è diventare una "super-Sparta" e adottare una economia con "caratteristiche autarchiche". Per il leader dell'opposizione Yair Lapid sono parole "folli". "L'isolamento non è un destino - ha sostenuto - è il risultato delle politiche sbagliate e fallimentari di Netanyahu e del suo governo, che stanno trasformando Israele in un Paese del terzo mondo e non stanno nemmeno cercando di cambiare la situazione". Un "severo avvertimento" per "una catastrofe economica senza precedenti in Israele" a causa delle gravi conseguenze della guerra a Gaza e della condotta del governo è stato lanciato anche da 80 tra i più importanti economisti israeliani, in un documento rilanciato dalla stampa.
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0
Guarda anche
Agi
Ieri, 22:32
Omicidio Kirk, Robinson scriveva in chat: “Sono stato io"
Agi
Ieri, 20:00